Giovedì 7 giugno 2018, alle ore 18, nell’Aula Magna del Rettorato (via G. Verdi 8 – I piano), viene inaugurata la mostra della collezione Marco Albera, noto collezionista torinese, affidata all’Archivio storico dell’Ateneo.
La prestigiosa collezione comprende 4.200 tra documenti manoscritti, tesi di laurea, volumi di pregio, stampe, manifesti, dipinti e cimeli, tutti riguardanti la vita e la storia dell’Università, dei suoi studenti e dei suoi docenti dal Cinquecento al Sessantotto. In particolare:
– documenti di natura istituzionale (diplomi di laurea, tesi di laurea, fedi matricolari, raccolte di testi di legge, sigillo dell’Università), tra cui la lettera di Vittorio Amedeo II all’archiatra di corte Carlo Ricca del 6 febbraio 1711, con la quale gli conferisce l’incarico di visitare l’Università di Oxford per raccogliere informazioni sugli “stabilimenti fatti, e privileggi accordatigli da chi l’ha eretta; li Regolamenti che si praticano in essa, e di sapere di qual numero di lettori ed altre dignità è composta, quali sono li loro stipendi, e proventi, le scienze che vi si insegnano … li Privileggi di qual godono li studenti …”;
– documenti che attestano come l’Università sia stata origine delle principali istituzioni culturali cittadine;
– manifesti, riviste, numeri unici che riguardano la vita degli studenti, l’associazionismo e le loro espressioni creative in ambito musicale, del teatro di varietà.
La collezione rappresenta un prezioso intreccio di microstorie che concorre a definire, nell’arco di sei secoli, lo scenario di una Storia colletiva, vissuta dai giovani studenti, molti dei quali fuori sede, e attesta come l’Università di Torino sia stata l’origine delle principali istituzioni culturali cittadine: dal Museo di Antichità al Museo Egizio, dal Museo di Scienze Naturali all’avvio della formazione di architetti e ingeneri che, a partire dal Settecento, fu una competenza dell’Università.
Con l’acquisizione della Collezione di Marco Albera l’Università di Torino incrementa il proprio patrimonio storico e documentario, mettendo a disposizione degli studiosi più fonti per le ricerche sulla storia dell’Ateneo e dando grande impulso alle mostre ed eventi di divulgazione.
Questo patrimonio dialoga con le fonti istituzionali conservate dall’Archivio storico dell’Università, di cui costituisce un indubbio arricchimento, soprattutto per quanto concerne il mondo studentesco, l’associazionismo e le manifestazioni creative.