Nell’ambito di Torino Chamber Music Festival, l’associazione Musicaviva propone sabato 15 giugno 2019 ore 17.00 nella Cappella dei Mercanti (via G. Garibaldi, 25) a Torino il concerto «Aspetti della polifonia maschile nel ‘900» con I Polifonici delle Alpi.
Ingresso € 5,00
Info: Musicaviva 339 2739888
Il concerto propone lavori di sei musicisti che, come sei stelle nell’immenso firmamento della produzione musicale degli ultimi 100 anni saranno, in quest’occasione, i rappresentanti di alcuni dei numerosissimi linguaggi e delle svariate tendenze che dall’inizio dello scorso secolo si sono sviluppati e moltiplicati negli anni e nelle varie aree geografiche. La serata inizierà con quattro elaborazioni di canti popolari di Renato Dionisi (1910 – 2000) compositore e didatta (docente nei conservatori di Bolzano, Firenze e Milano), è autore di raffinata musica sinfonica, da camera e corale. A seguire la raccolta “Animali quasi umani” 12 simpatici nonsense creati dallo scrittore bergamasco Alessandro Bottelli e messi in musica da Guido Donati. Nato a Mozzo (BG) nel 1949 Donati è organista e compositore, già docente di organo al conservatorio di Torino è originalissimo autore di musica da camera, organistica e vocale. Carl Orff (1895 – 1982) è famoso soprattutto per i “Carmina burana”, da lui rimusicati a distanza di circa 800 anni, nel 1937. Ad una produzione musicale che mira alla ricerca ed alla rilettura dei linguaggi del passato, Orff accosta un’attenta attività di studio della didattica, ne nasce l’innovativo Schulwerk, metodo che, accostato ai lavori di Dalcroze e Kodaly costituisce una delle colonne su cui si basa la moderna didattica della musica.
Una certa affinità stilistica potrebbe essere notata tra la musica di Orff e quella di Arvo Part (*1935) (ritmo cadenzato, uso abbondante delle percussioni, armonia tonale ma “con alcune licenze”. Lo si può sentire anche nel brano in programma che vedrà impegnati, oltre al coro, Aldo bergamini all’organo e Marco Zanco alle tre percussioni previste dalla suggestiva partitura. Importanza estetica non trascurabile l’ha avuta, nel periodo post conciliare (Vaticano II) la musica di chiesa, di cui don Domenico Machetta (*1936) è stato uno dei più importanti protagonisti. La sua produzione, ispirata al pop italiano del canto solistico con accompagnamento di chitarra (ma dimostra di conoscere molto a fondo anche la scrittura organistica) è stata ed è tuttora “colonna sonora” di molte celebrazioni.
Dal volume intitolato Messa per coro di montagna verranno eseguiti 2 brani: Solo Tu e Ave Maria della montagna. Il concerto si chiude con 4 canzoni di Giuseppe De Marzi (*1935). Già continuista dei Solisti veneti, ha sviluppato uno stile compositivo molto personale profondamente influenzato dal grande patrimonio popolare della sua terra. Spesso in lingua veneta le sue “Storie”, come lui stesso le denomina, trattano le tematiche più varie: guerra, ambiente, migrazione ecc.
Per info: e-mail: musicaviva.to@gmail.com, sito: www.associazionemusicaviva.it