10 neuroni, 10 libri, 10 aperitivi e una possibilità per salvare il nostro cervello: ecco gli ingredienti dell’esperimento investigativo-scientifico più originale dell’anno. Perché la morte dei neuroni non è un libro giallo, ma una triste verità. Un destino a cui siamo purtroppo predisposti, se non condannati. Tanto vale parlarne apertamente e magari berci un bicchiere sopra! L’indagine sulla misteriosa morte dei neuroni parte il 15 ottobre 2019, con il ciclo di eventi gratuiti ideato da Luca Bonfanti, ricercatore presso il Dipartimento di Scienze Veterinarie dell’Università di Torino e il NICO – Neuroscience Institute Cavalieri Ottolenghi (UniTo, Orbassano).
Uno scrittore di gialli – Enrico Pandiani – decide di indagare in una libreria con l’aiuto di alcuni romanzi e chiamando a testimoniare i maggiori esperti di cervello. Ogni 2 settimane, a partire dal 15 ottobre (fino al 10 marzo 2020) sempre alle 18.30, protagonisti: un neurone morto, uno scienziato, un misterioso coroner e un romanzo. Proprio nel libro si potrebbe celare l’identità dell’assassino e anche il collegamento invisibile tra la scienza e la nostra vita.
Lettori e pubblico incuriositi possono partecipare all’indagine interrogando gli scienziati dal vivo al Bardotto, libreria bistrot di via Giolitti 28 (Torino), con l’aiuto di un bicchiere di vino. In ogni incontro la morte di un piccolo neurone e gli indizi per capirne le cause nascosti in un romanzo. Le indagini iniziano martedì 15 ottobre alle 18:30 con «Il neurone della paura». Miliardi di neuroni non sono ancora morti, ma tutti hanno paura. Protagonisti: «Io non ho paura» (il romanzo di Niccolò Ammaniti), Enrico Pandiani (lo scrittore di gialli-detective) e il testimone, Marco Cambiaghi, ricercatore (o ricercato?) del Dipartimento di Neuroscienze, Biomedicina e Movimento dell’Università di Verona.
Ingresso gratuito. Info: www.nico.ottolenghi.unito.it