È on line www.matosto.it un portale che racconta la storia della creatività e del marketing torinesi attraverso l’archivio dei marchi depositati negli anni presso la Camera di commercio di Torino. Tutti i verbali sono oggi consultabili grazie ad un ampio lavoro di digitalizzazione iniziato nel 2012 e realizzato in collaborazione con Ismel. I verbali di MaToSto® descrivono 20.466 marchi verbali, 14.045 marchi figurativi e 4.682 estensioni internazionali.
L’unicità della banca dati consiste nei documenti che propone: compaiono tutte le domande di registrazione presentate dalle grandi aziende del territorio (tra cui Fiat, GFT, Cinzano, Martini e Rossi, Schiapparelli, Venchi, ecc.), ma anche quelle di piccole realtà artigianali o familiari. Non mancano le registrazioni delle grandi aziende straniere (del cinema, della cosmesi, del settore meccanico e di quello agroalimentare, ma non solo!) che, prima di portare in Italia i rispettivi prodotti, ne registravano i famosi marchi. I depositi pervenivano all’ente in forma autonoma o per lo più proposti dai principali studi di consulenza in Proprietà intellettuale torinesi, che ancora oggi sono leader in Italia.
Sono inoltre presenti tutte le immagini, i loghi, le scritte, le scelte grafiche e stilistiche, le icone femminili o infantili, i claim pubblicitari dell’epoca, tutte testimonianze del gusto e della cultura di quegli anni.
La mostra
Apre lunedì 2 novembre 2020 presso l’Accademia Albertina (via Accademia Albertina, 8) a Torino l’esposizione dei 57 lavori realizzati dagli studenti della classe di Tecniche Grafiche Speciali del professor Stefano W. Pasquini. Nel corso di un semestre gli studenti hanno analizzato l’estetica di una serie di marchi, legati perlopiù al comparto tessile, dal 1926 ai primi anni ’30, di aziende che nel corso degli anni hanno perso la loro operatività. In un’operazione a metà tra il nostalgico e il tecnologico, gli allievi del corso di Tecniche Grafiche Speciali hanno voluto pensare a una contemporaneizzazione di questi marchi, catapultandoli negli ambiti a loro familiari: quello della grafica, dell’arte contemporanea, della fotografia e della pubblicità.