Giovedì 10 marzo alle ore 17.30 riprendono i “Colloqui in via Revel” nella sede del Centro Studi Piemontesi (via Ottavio Revel 15 – Torino) con la presentazione del volume «Faustina Roero di Cortanze. A vent’anni ero bella. Diario di una Dama di corte (17 ottobre 1817 – 16 ottobre 1871)».
Intervengono le curatrici Maria Teresa Reineri e Cristina Corlando
In ottemperanza alle normative anti covid in vigore per partecipare alla manifestazione è necessario prenotare: tel. 011/537486 – info@studipiemontesi.it.
L’accesso in sede è consentito con green pass e mascherina
La conferenza potrà essere seguita in differita sul Canale YouTube del Centro Studi Piemontesi
SINOSSI
Torino, 11 ottobre 1817. Il principe di Carignano ha fatto oggi la sua entrata con la principessa. Erano belli come la speranza … Nel primo giorno di servizio a corte la marchesa Faustina Roero di Cortanze (1798-1872) trabocca di fiducia nel futuro: diciannovenne, sposa e già madre di due bambini, neri i capelli a boccoli, roseo l’incarnato in cui risplendono gli occhi vivaci e il lieve sorriso. Il manto da cerimonia lascia intravedere l’abito di velluto rosso con cui incede nelle sale auliche di Palazzo Carignano e di Racconigi. L’attende un compito difficile: accompagnare come dama d’onore la giovanissima e inesperta principessa Maria Teresa di Toscana nella nuova vita di sposa. Faustina è conscia della responsabilità e della delicatezza del ruolo: I principi vogliono qualche volta dimenticare il loro rango, ma esigono che gli altri se ne ricordino sempre. È bella intelligente colta spiritosa. Ne fanno fede personaggi di gran nome che, incontrandola a Palazzo Reale o nei salotti della nobiltà, ne ricercano la compagnia: Metternich e Champollion, Lamartine e Balzac, i viceré di Milano, Neipperg e la duchessa di Parma sono del numero.
È felice? Le pagine brillanti del diario annotano le gelosie fra i cortigiani che si contendono le sue grazie e, soprattutto, le scaramucce verbali con Carlo Alberto. Nel 1831 accetterà una carica nuova, dama d’onore addetta alle beneficenze, pur di mantenere intatti i rapporti con la regina senza dover competere con la favorita del re. Il diario (1817-1871) abbraccia cinquant’anni di vicende personali e politiche (dalla restaurazione post napoleonica alla nascita del regno d’Italia), ma è lungi dall’essere un succinto riassunto storico: la dedizione appassionata per Maria Teresa, la delusione nei riguardi di Carlo Alberto re, gli intrighi di corte, i pochi amici sinceri e, soprattutto, gli amari insuccessi dei figli danno vita ad un affresco singolare ed emozionante, forse unico, nel panorama letterario dell’epoca. Faustina ci conduce anche in giro per l’Europa, in Svizzera e in Francia particolarmente. L’interpretazione perspicace degli avvenimenti piemontesi ed europei cui assiste, pur dall’esilio volontario di Nizza, ha l’amara riflessione che l’intelligenza delle donne è un potere in Francia, una disgrazia al di qua delle Alpi.
Torino, Centro Studi Piemontesi, 2021. Pagg. 308. ISBN 978-88-8262-305