La mostra «Genio e maestria» alla Venaria Reale costituisce l’occasione d’una riflessione sul patrimonio delle residenze reali sabaude e, in particolare, degli arredi in esse conservati. La preziosità di tali oggetti d’arte è, infatti, espressione di una cultura comune la cui importanza è ormai un dato acquisito non solo per la comunità degli studiosi, ma sempre più anche per il grande pubblico.
Esponenti della cultura e della ricerca saranno protagonisti degli incontri che aprono il X ciclo di «Conversazioni a corte», l’annuale serie di incontri organizzati dal Consorzio delle residenze reali sabaude. Essi rifletteranno su tale patrimonio, sulla cultura che lo ha creato nella Torino dei Savoia e sulla sua importanza per la Torino di oggi.
– Giovedì 12 aprile 2018 – Ore 17 alla Reggia di Venaria (sala Diana). Le residenze reali sabaude si sono confermate negli ultimi due decenni come uno dei principali poli culturali di Torino e del Piemonte. Oltre un milione di persone nel 2017 ha visitato un sistema che si estende dal Palazzo Reale di Torino, cuore del più ampio complesso dei Musei Reali, alla Reggia di Venaria, affermatasi ormai come uno dei principali poli turistici italiani, da Palazzo Madama, sede dei prestigiosi Musei Civici, sino alla Palazzina di caccia di Stupinigi, al Castello di Rivoli, ed alle altre residenze dell’antica «corona di delizie». Alla base di tale successo è un prestigioso patrimonio del cui valore non tutti hanno ancora una piena consapevolezza. Con Silvia Ghisotti, conservatrice della Reggia di Venaria, ne parleranno Enrica Pagella e Guido Curto, direttori dei Musei Reali e di Palazzo Madama – ed Enrico Colle, direttore del Museo Stibbert di Firenze.
– Giovedì 17 maggio 2018 – Ore 17 alla Reggia di Venaria (sala Diana). Nella mostra Genio e maestria, grazie anche alla collaborazione di importanti collezioni private, sono esposti capolavori dell’ebanisteria piemontese presentati al pubblico per la prima volta. E’ il caso del magnifico coro di Luigi Prinotto, riemerso dopo quasi due secoli e mezzo e una storia ancora misteriosa. Un patrimonio ritrovato, quindi, che racconta la lunga storia di dispersioni e scomparse che caratterizza la storia del patrimonio culturale italiano. Moderati da Stefania De Blasi, Responsabile programmazione e comunicazione del Centro conservazione e restauro «La Venaria Reale», ne parleranno Roberto Antonetto, studioso dell’ebanisteria piemontese e curatore della mostra Genio e maestria, e Fabio Isman, giornalista e scrittore che ai problemi del patrimonio italiano ha dedicato diversi volumi, fra cui il recente L’ Italia dell’arte venduta. Collezioni disperse, capolavori fuggiti.
– Giovedì 24 maggio 2018 – Ore 18 al Circolo dei Lettori (via Bogino 9 a Torino). La quasi millenaria corte dei Savoia fu una delle protagoniste del sistema curiale dell’Europa dei prìncipi. Le sue regge non furono solo un importante teatro della politica, ma anche un palcoscenico per artisti di livello europeo. Negli ultimi decenni sono stati numerosi gli studi e le ricerche che hanno profondamente innovato la nostra conoscenza su tale corte e sui suoi protagonisti, superando stereotipi e luoghi comuni ripetuti per troppo tempo. Con Andrea Merlotti, storico e direttore del Centro studi delle residenze sabaude, studioso degli Stati sabaudi e della loro corte, ne discuteranno Clelia Arnaldi di Balme, conservatrice dei Musei civici di Palazzo Madama e Carla Enrica Spantigati, già sovrintendente dei beni artistici del Piemonte, curatrici di numerose mostre su tali temi e fra i componenti del comitato scientifico della mostra «Genio e maestria».
La partecipazione agli incontri è gratuita, con accesso libero fino ad esaurimento posti.