L’edizione diocesana della GMG 2019 di Torino è stata dedicata al silenzio, nell’anno in cui l’Arcivescovo, mons. Cesare Nosiglia, chiede a tutta la nostra Chiesa locale di riflettere in modo particolare sul tema della vocazione, del discernimento e dell’accompagnamento spirituale.
Sabato 13 aprile 2019, vigilia della Domenica delle Palme, i giovani della nostra Arcidiocesi erano attesi, con i sacerdoti, i diaconi, i religiosi e le religiose e i loro educatori, in uno dei 200 parchi più belli d’Italia, il Parco secolare di Villa Sassi, ai piedi della collina torinese. L’appuntamento era, più precisamente, sotto un grande cedro del Libano, maestoso e possente, di oltre 450 anni, alto più di 40 metri. Nella Bibbia il cedro del Libano è citato numerose volte, per il suo simbolismo, che evoca stabilità, fedeltà, bellezza. Nella GMG Diocesana è stato un richiamo forte al «sì» consegnato dalla giovane Maria a Dio, attraverso l’angelo. A questo «sì» era stata affidata la GMG 2019, vissuta a Panama nello scorso gennaio, con il tema scelto da Papa Francesco: «Ecco la serva del Signore; avvenga per me secondo la tua parola» (Lc 1,38). Scrive Papa Francesco nella sua recente Esortazione Apostolica dopo il Sinodo dei Vescovi sui giovani, Christus vivit: Maria è «la Madre che veglia sui figli, su di noi suoi figli che camminiamo nella vita spesso stanchi, bisognosi, ma col desiderio che la luce della speranza non si spenga. Questo è ciò che vogliamo: che la luce della speranza non si spenga. La nostra Madre guarda questo popolo pellegrino, popolo di giovani che lei ama, che la cerca facendo silenzio nel proprio cuore nonostante che lungo il cammino ci sia tanto rumore, conversazioni e distrazioni. Ma davanti agli occhi della Madre c’è posto soltanto per il silenzio colmo di speranza. E così Maria illumina di nuovo la nostra giovinezza» (n. 47).
La proposta prevedeva, dalle ore 19.30, l’accredito presso Villa Sassi (strada al Traforo del Pino 47, Torino). Dalle ore 19.30 alle ore 21.15, momenti di festa, cena a buffet (solo su richiesta) o cena al sacco, balli latino-americani di Panama e musica dal vivo con la Abramo’s Band -Christian Rock Band. Alle ore 21.15, accompagnati dal Grande Coro Hope, è iniziato un percorso di meditazione e riflessione nel parco, attraverso testi tratti dal romanzo di Erri De Luca, In nome della Madre. L’Arcivescovo ha consegnato il suo messaggio ai giovani e, a ciascuno, una copia speciale dell’Esortazione di Papa Francesco «Christus vivit», introducendo poi la preghiera finale di adorazione eucaristica, con la possibilità di vivere il sacramento della riconciliazione.
«Nel silenzio del grande cedro» ciascuno ha potuto ascoltare l’eco del «sì» di Maria, ciascuno ha potuto sperimentare, con la Chiesa, la gioia del «sì» alla propria vocazione.
don Luca Ramello
In allegato la locandina con i dettagli della serata.
Ulteriori info su www.upgtorino.it
don Luca Ramello
direttore dell’Ufficio diocesano per la pastorale dei Giovani e dei ragazzi