Restaurare un’opera d’arte significa, a volte, intraprendere un viaggio a ritroso nel tempo, mettersi nei panni del suo artefice, attraversare secoli di storia per ritornare nel presente. Nel caso del Crocifisso dei Servi di Padova, attribuito a Donatello, un gruppo qualificato e affiatato di diagnosti, restauratori, fisici, chimici e storici dell’arte ha avuto il compito e la responsabilità di restituire al miracoloso manufatto il suo originale aspetto policromo. Ma non solo. Una TAC, mai realizzata prima, precise analisi antropometriche e uno studio di anatomia artistica hanno permesso di svelare l’immagine di un uomo virtuale di suggestivo realismo.
Giovedì 19 settembre 2019 alle 18, al Mastio della Cittadella – Via Cernaia angolo C.so Galileo Ferraris a Torino, sarà possibile scoprire i retroscena di questi affascinanti studi, raccontati da Elisabetta Francescutti e Marco Nervo, due dei loro protagonisti ospiti della mostra «Uomo Virtuale. Corpo, Mente, Cyborg» (aperta fino al 13 ottobre al Mastio della Cittadella di Torino).
Elisabetta Francescutti è storica dell’arte della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia; ha diretto numerosi interventi di restauro tra cui quello del Crocifisso di Donatello della chiesa dei Servi di Padova, realizzato presso il laboratorio di Udine da Catia Michielan e Angelo Pizzolongo.
Marco Nervo, fisico sperimentale, ha condotto i suoi studi nell’ambito della costruzione dei rivelatori di particelle al CERN di Ginevra ed è il responsabile dei laboratori scientifici del Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale”, dove si occupa principalmente di tecniche diagnostiche non invasive, in particolare radiografie digitali e tomografie computerizzate.
Ingresso gratuito alla mostra dalle 17:30.
Per ulteriori info: www.torinoscienza.it