La nascita della Reggia e della città, oltreché il suo toponimo, si deve alla pratica venatoria che si svolgeva in questo territorio fin dal XVII secolo.
I festeggiamenti della Venaria per Sant’Uberto culminano con la Messa dedicata al Santo che si celebra domenica 3 novembre 2019 nell’omonima Cappella della Reggia, con suggestivi accompagnamenti musicali legati alla storia della Reggia.
La Festa di Sant’Uberto è legata alla fondazione della città di Venaria e della Reggia. Qui dal 1669 si trovavano le reliquie di Sant’Uberto Martire (ora alla Palazzina di Caccia di Stupinigi), dono di papa Clemente IX, Giulio Rospigliosi. La festa era celebrata alla Reggia, come narrano Amedeo di Castellamonte nella sua opera La Venaria Reale, Palazzo di Piacere e di Caccia ed il Theatrum Sabaudiae. Sant’Uberto, primo vescovo di Liegi, era venerato quale protettore di uomini e animali dalla rabbia silvestre, e quindi anche come Patrono dei cacciatori. La cerimonia collegava Venaria e i territori dell’area belgica non solo idealmente: il culto di corte aveva all’epoca anche un risvolto politico per la rivendicazione di quei territori da parte dei sovrani sabaudi per diritto dinastico, sostenuta anche da re Vittorio Amedeo II.
PROGRAMMA in dettaglio:
ore 10.45: partenza da piazza dell’Annunziata degli equipaggi
ore 11.15: Cappella di Sant’Uberto. Messa di Sant’Uberto accompagnata dai corni da caccia (Equipaggio della Regia Venaria e Les Trompes de Bonne – Francia), trombe e timpani della Reale Scuderia, organo. È prevista la presenza di cani in chiesa. Seguirà la benedizione.
ore 12: concerto
ore 12.45: momento musicale presso la Corte delle Carrozze: Fanfare in Eco
INFORMAZIONI: tel.: +39 011 4992333 – www.lavenaria.it
In collaborazione con l’Accademia di Sant’Uberto, Fondazione Via Maestra, Città di Venaria Reale, con STCC – Società Torinese per la Caccia a Cavallo, Pro Loco Altessano – Venaria Reale, e con FITF-Fédération Internationale des Trompes de France) ed FRTM (Fondation pour le Rayonnement de la Trompe Musicale – Fondazione sotto l’egida della Fondation de France) nel quadro della candidatura multinazionale UNESCO dell’Arte Musicale dei Suonatori di Corno da Caccia (Francia, Italia, Belgio e Lussemburgo). Maggior sostenitore: Compagnia di San Paolo, con il sostegno della Fondazione CRT.