«La pineta e il porto» di Antonio Pinna, tre presentazioni con l’autore

giovedì 30 Gennaio

Il nuovo libro di Antonio Pinna «La pineta e il porto», pubblicato nelle edizioni Mille, viene presentato in tre incontri con l’autore a Torino:

 

giovedì 30 gennaio 2020 alle 17.30 all’hotel President in via Antonio Cecchi 57,

 

venerdì 31 gennaio alle 18.30 nella libreria Belgravia di via Vicoforte 14/d

 

sabato 1 febbraio alle 17.30 alla Fondazione Giorgio Amendola di via Tollegno 52.

 

Saranno presenti, con l’autore, l’editore Antonio Labanca e il blogger torinese Gabriele Richetti, autore della prefazione al volume. Nell’evento della Fondazione Amendola porterà il suo saluto il presidente Prospero Cerabona, nella libreria Belgravia sarà relatrice Monica Cerruti, torinese, dirigente di comunità e titolare di un centro di assistenza integrata alla famiglia.

 

Il libro contiene un racconto personale della città di Torino, descritta poeticamente come «il primo porto oltre il mare» per l’autore sardo di Oristano, preside in pensione e giornalista pubblicista. La primissima impressione della città da parte di Pinna, oltre vent’anni fa, non è stata positiva. «Fredda e plumbea» gli apparve nel lontano ’97 nel suo primo viaggio. Percezione negativa che rimarrà in lui sino al 2002, a causa del mancato inserimento in città di un figlio iscritto alla locale Università. Poi la vicinanza di un genero torinese, la frequenza delle mostre d’arte, la bella esperienza di un secondo figlio laureato al Campus Einaudi mutano il suo approccio verso la città. La svolta è data nel 2016 dalla qualità della sanità torinese una riuscitissima operazione chirurgica al San Giovanni Bosco con la disostruzione dell’occlusione cronica di un’arteria.

 

L’autore viene progressivamente coinvolto nella vita culturale di Torino: il suo libro sulla sclerosi laterale amiotrofica «Il mio viaggio nella SLA», 2018, viene presentato in tre sedi, compreso il Salone del Libro nel 2019, con ampia partecipazione di pubblico. Non solo, anche il documentario «SLA in men che non si dica», realizzato insieme al regista oristanese Antonello Carboni, viene presentato in città in due occasioni. Pinna s’incuriosisce di Torino: l’arte, i libri, il mondo del volontariato. L’immagine di una città che ha imparato ad amare resta impressa nel suo cuore. La bellezza fragile e la solidarietà che la anima la fa diventare, per lui isolano, «il primo porto oltre il mare». Questa è la conclusione del suo “girovagare catartico” in città, come lo definisce nella sua prefazione il blogger torinese Gabriele Richetti.

30/01/2020 00:00
01/02/2020 00:00
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