Quest’anno i festeggiamenti per la Festa della Liberazione saranno online: una lunga maratona web con oltre 200 contenuti tra filmati, musica e racconti, 70 realtà culturali coinvolte e più di 300 ospiti tra scrittori, sociologi, storici, attori e politologi, realizzata dalla Città di Torino insieme al Polo del ‘900 e ai suoi enti, alle Biblioteche Civiche Torinesi, al Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio Regionale; in collaborazione tecnica con il Consorzio TOP-IX; media partner il Centro di Produzione della RAI di Torino, il TGR e La Stampa.
Sabato 25 aprile 2020, a partire dalle 10.00 fino alle 18.00, sui siti www.comune.torino.it, www.cr.piemonte.it e www.lastampa.it nella sezione dedicata e sui canali web che hanno richiesto di condividere l’iniziativa (i soggetti – giornali online, blog, associazioni, organizzazioni, ecc. – che volessero trasmettere la diretta online possono farlo inviando la richiesta via mail a streaming@top-ix.org, fino al 23 di aprile) si potrà assistere a una staffetta digitale in una grande piazza virtuale da seguire sui social con l’hashtag #Torino25aprile, per ricordare i valori legati alla Festa della Liberazione e che hanno portato alla nascita della Repubblica.
Per ripercorre insieme quei valori e le persone che li hanno rappresentati, sono state aperte- seppur in modo virtuale – le porte del Polo del ‘900. Attraverso diversi linguaggi dal cinema al teatro, dalla musica alla letteratura, questa pagina diventa un luogo dove trovare contenuti accessibili online gratuitamente e ascoltare testimonianze e riflessioni.
A partire dal 25 aprile 2020 il Polo del ‘900 propone anche una staffetta della memoria – online, iniziativa di ‘memoria collettiva’ che si svolgerà sul canale Youtube del Museo dal 25 aprile all’8 settembre 2020. Oggetti legati alla Seconda Guerra Mondiale, alla Resistenza e alla Liberazione sono raccontati dai cittadini in una mostra virtuale. Per partecipare c’è tempo fino al 31 luglio. Info: info@museodiffusotorino.it
Per il programma dettagliato collegarsi al sito del Polo del ‘900: https://www.polodel900.it/25-aprile-2020-festa-della-liberazione/
Domenica 26 aprile2020 il Centro studi «Giorgio Catti», in collaborazione con il Comitato regionale «Resistenza e Costituzione», organizza una mini maratona commemorativa on line, con una serie di interventi videoregistrati. Dopo l’introduzione di Luca Rolandi, direttore della rivista «N» del Polo del ‘900, la presentazione del Centro «Catti» da parte del presidente Walter Crivellin e un’intervista a Marco Castagneri, rappresentante del Centro nel Comitato «Resistenza e Costituzione », verrà proiettato un filmato del regista Andrea Tomasetto sulla testimonianza di don Sebastiano Galletto. Seguirà la lettura della Liberazione di Ivrea, nel libro «Le rosse torri di Ivrea», di Silvio Geuna (a cura del prof. G.M. Zaccone). Quindi, l’intervento della giornalista Chiara Genisio sulle donne nella Resistenza, il discorso sulla Costituzione di Piero Calamandrei (a cura dell’attore Mario Brusa) e la «Preghiera del ribelle» del beato cap. Teresio Olivelli (Luca Rolandi). La maratona sarà visibile, a partire dalle 17,30 di domenica 26 aprile, sui canali www.centrostudicatti.it; www.facebook.com/centrostudicatti; www.youtube.com/channel/UCqZpZHOp5vAdoRP7iikFR9A. Alle 21,00, sugli stessi siti, saranno visibili gli audiovisivi «La Resistenza nell’acquese – il contesto, le vicende generali e locali», «Le formazioni partigiane nell’Astigiano» e «L’aeroporto partigiano di Vesime».
Quest’anno la pandemia rende impossibile ogni tipo di assembramento, quindi la II Divisione Langhe festeggerà e ricordaerà in modo diverso, tramite due video pubblicati su YouTube e sulla pagina Facebook @25aprileiorestolibero dal 23 aprile e portano tutti e due lo stesso titolo, ossia «2020 I ribelli delle Langhe».
Il primo è una raccolta di foto dal 1944 al 2019 e si avvale della consulenza storico scientifica di Renato Grimaldi dell’Università di Torino. Il secondo è un video che vede protagonista la canzone partigiana «Sul Ponte di Cossano». Voce narrante e regia di Alessio Bertoli, mentre la sceneggiatura è di Silvia Giordanino. Contributo musicale di Paolo Serazzi. Da un’idea di Lorenza Balbo e di Silvia Giordanino.