Mercoledì 20 maggio 2020 alle ore 18.00 si tiene l’incontro in diretta web dal titolo “Didattica a distanza tra inclusione ed esclusione”. Interverranno la prof.ssa Barbara Bruschi, vicerettrice alla didattica dell’Università di Torino, e il dott. Andrea Gavosto, Direttore della Fondazione Giovanni Agnelli.
In seguito all’emergenza sanitaria docenti e studenti si sono trovati coinvolti (volenti o nolenti) nella più grande e rapida sperimentazione di didattica online. Questa rapida quanto forzata trasformazione ha portato a riflettere su (o magari scoprire per la prima volta) i pro e contro della didattica online, che eppure esiste da diversi anni e in varie forme.
È innegabile che in una situazione eccezionale come questa emergenza sanitaria le tecnologie digitali si siano mostrate un grande vantaggio. Tuttavia, fin da subito sono emerse anche le gravi difficoltà che questa transizione comporta, soprattutto in termini di disuguaglianze nelle opportunità di accesso, fruizione e apprendimento della didattica online per studenti con origini sociali differenti.
Insieme ai relatori, si cercherà di riflettere su quali siano le opportunità di inclusione e apprendimento che questa esperienza può offrire ma anche come si possano ridurre i rischi di esclusione sociale che questa esperienza ha messo in luce.
L’incontro, live sulla pagina Facebook di UniTo, fa parte del ciclo “Speciale Coronavirus – Spazio pubblico on line”, uno spazio promosso dai dipartimenti di Cultura Politica e Società, Giurisprudenza e Economia e Statistica “Cognetti de Martiis” con la partecipazione della SSST – Scuola di Studi Superiori Ferdinando Rossi dell’Università degli Studi di Torino, per proporre alla cittadinanza riflessioni su temi diversi correlati alla pandemia, che mettono a confronto ricercatori, esperti, amministratori pubblici e studenti per cercare di dare risposte alle domande che tutti ci poniamo.
L’Ateneo si conferma lo spazio ideale per promuovere una riflessione approfondita e intergenerazionale sia di stimolo al territorio, attingendo a competenze consolidate e a dati affidabili e offrendo un’alternativa alla babele mediatica e comunicativa che fa da corollario al momento attuale.