La colletta per la Terra Santa si terrà domenica 13 settembre 2020 perché a causa del «coronavirus» fu spostata dal Venerdì Santo (10 aprile). Cambia la data, ma non il significato; e aumenta l’urgenza perché la colletta è una fonte essenziale per il sostentamento della vita cristiana in Medio Oriente e attorno ai Luoghi Santi. Papa Francesco approva la data, scelta dalla Congregazione per le Chiese orientali.
Spiega il francescano Francesco Patton, custode di Terra Santa: «È la domenica più vicina alla festa dell’esaltazione della Santa Croce (che ricrore il 14 settembre, n.d.r.) che a Gerusalemme celebriamo con particolare solennità, per ricordare fino a che punto è arrivato l’amore del Figlio di Dio per noi». In Medio Oriente la situazione della pandemia è grave e si assomma alle necessità di sempre. La mancanza di pellegrini, tenuti lontani dalla paura del contagio, è un problema per le comunità che vivono proprio dell’indotto dei pellegrinaggi.
«La colletta – spiega ancora il custode – è un gesto di solidarietà che la Chiesa è chiamata a compiere per sostenere le comunità cristiane che sentono sulle proprie spalle il peso e la gloria della Croce di Gesù». (p.g.a.)