Sono passati dieci anni dal 10 ottobre 2010 quando venne annunciata la nomina di mons. Cesare Nosiglia ad arcivescovo di Torino, chiamato a succedere al card. Severino Poletto (cui il Papa aveva già prorogato di due anni il mandato).
Mons. Nosiglia era (col titolo personale di arcivescovo) alla guida della diocesi di Vicenza, dove era arrivato 7 anni prima da Roma: nella capitale era stato infatti per lunghi anni «vicegerente», cioè vicario generale del Cardinale Vicario del Papa per la città di Roma; e prima ancora aveva lavorato alla Conferenza episcopale italiana come direttore dell’Ufficio catechistico nazionale.
A Torino mons. Nosiglia sarebbe entrato solennemente il 21 novembre. L’ingresso in Cattedrale venne preceduto da una veglia con i giovani, la sera del sabato 20, al Santo Volto. I giovani sono stati fin dall’inizio la «priorità» dell’Arcivescovo. Fin dalla prima intervista concessa alla «Voce del Popolo» il giorno dopo la nomina aveva messo l’accento sulla necessità di promuovere in ogni modo iniziative pastorali e culturali mirate espressamente al mondo giovanile. Una fra le più significative fu l’ostensione straordinaria della Sindone, il 10 agosto 2018, per i giovani di tutte le diocesi del Piemonte.
(testo tratto da «La Voce E il Tempo» dell’11 ottobre 2020)