Si è discusso molto, negli ultimi mesi, di come trasformare il mezzo digitale da ripiego ad opportunità.
Un caso studio sarà certamente il convegno internazionale “Bach e l’Italia”, organizzato dall’associazione JSBach.it insieme all’Istituto per i Beni Musicali in Piemonte e al Conservatorio G.Verdi di Torino, in programma dal 22 al 28 novembre 2020.
21 appuntamenti tra sessioni tematiche, lectio magistralis, tavole rotonde e lecture recitals, con oltre 80 ospiti da tutto il mondo, per approfondire il rapporto tra il grande compositore tedesco e il nostro paese.
Inizialmente pensato in presenza, il convegno è stato riprogrammato interamente in digitale: una scelta che ha consentito di coinvolgere relatori e interpreti di caratura internazionale e che permetterà al pubblico di appassionati e studiosi di tutto il mondo di seguire gli appuntamenti, trasmessi gratuitamente sulle pagine Youtube e Facebook dell’Associazione e diffusi anche grazie all’importante media partnership con Rai Radio 3 Classica. Le registrazioni dei video, inoltre, resteranno liberamente accessibili, andando a costituire un notevole archivio multimediale di risorse sul tema di Bach e del suo rapporto con l’Italia. Tutto questo, senza perdere di vista il forte legame con il territorio, grazie alla stretta collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema e “Torino città del cinema 2020”, il Politecnico e l’Università di Torino, il Festival BackTOBach, l’Accademia Maghini e l’Accademia Santo Spirito, e con il patrocinio di Regione Piemonte e Città Metropolitana di Torino.
Torino, città dalla forte impronta barocca sia nell’architettura sia nella musica (si pensi alla presenza dell’Archivio Vivaldi), che proprio al Barocco ha dedicato importanti iniziative nel corso del 2020, è protagonista fin dalla cerimonia d’apertura. Domenica 22 novembre 2020 alle 21, dalla magnifica Reggia di Venaria, le due musicologhe e fondatrici di JSBach.it, Chiara Bertoglio e Maria Borghesi, presenteranno una serata introduttiva ai temi del convegno, con la partecipazione dei partner isituzionali e gli interventi musicali del Trio Quodlibet sulle note delle celeberrimeVariazioni Goldberg di Bach.
Il primo appuntamento del lunedì mattina, come da tradizione italiana, è con un buon caffè. Il lavori si apriranno infatti con un’edizione speciale di “Un caffè con JSBach.it”, il fortunato format di interviste in remoto creato dall’associazione durante il lockdown, che con illustri ospiti ha saputo coinvolgere nei mesi scorsi una platea di oltre 10.000 spettatori. Protagonista del Caffé di lunedì 23 novembre alle ore 11 il pianista e musicologo scozzese Kenneth L.Hamilton, docente all’università di Cardiff. Si tratterà l’interpretazione pianistica delle trascrizioni italiane di Bach. L’incontro, che si svolgerà in lingua inglese, sarà sottotitolato.
Alle ore 15 la prima delle dieci sessioni tematiche del convegno verterà sull’interesse di Bach nei confronti di Vivaldi e della musica italiana. Tra i relatori il celebre clavicembalista Enrico Baiano, con una lezione-concerto su “Bach e la seconda prattica”. Alle 17, invece, l’incontro moderato da Valentina Bensi della Radio Svizzera Italiana introduce uno dei temi suggestivi del convegno: il rapporto tra la musica di Bach e i media italiani, tra radio e cinematografia.
Importante appuntamento alle ore 21, con la Lectio Magistralis di apertura tenuta dal sovrintendente del Festival Bach di Lipsia, Michael Maul: un giovane studioso che si è imposto all’attenzione del mondo intero grazie al ritrovamento di due autografi perduti di Bach.
Si torna a parlare di Cinema con il panel a cura della Fondazione Ugo e Olga Levi di Venezia, martedì 24 alle ore 10. I relatori ricostruiranno il fertile rapporto tra la musica di Bach e il grande schermo, da Ciprì e Maresco a Walt Disney, da Olmi a Pasolini. Proprio a Pasolini, nel giorno dei 45 anni dalla morte, è dedicato anche l’evento di anteprima del Convegno il 2 novembre, con la proiezione del Vangelo secondo Matteo al Museo Nazionale del Cinema di Torino.
Altro interessante focus multidisciplinare quello su Bach e la pedagogia, al centro della sessione delle ore 15.00 condotta dall’esperto di didattica Piero Di Egidio.
Alle ore 21 la prima delle tre tavole rotonde del convegno, tra gli appuntamenti più attesi a livello internazionale, vede protagonista il leggendario interprete bachiano Ton Koopman, che tratterà il rapporto tra Bach e il Sacro. Con lui il fondatore degli studi di teologia della musica Jeremy Begbie, Richard Rouse del Pontificio consiglio per la cultura, e Michael Marissen, autore del libro Bach and God.
Ancora all’insegna della musica sacra e liturgica il primo incontro di mercoledì 25, alle ore 10, dedicato a Bach nella tradizione organistica italiana, mentre la sessione delle ore 11 apre prospettive inedite sulle sue reinterpretazioni nel rock e nella musica elettronica.
Uno straordinario pomeriggio di musica, con quattro lezioni concerto in collegamento da Germania, Italia e Israele, avrà inizio alle ore 15.00 con il titolo di Bach’s Italian Style. A condurre questa imperdibile sessione sarà nientemeno che Yo Tomita, uno tra i più importanti studiosi bachiani al mondo.
Di grande respiro internazionale anche la tavola rotonda delle ore 21, con un incontro tra l’associazione JSBach.it e le più auguste società bachiane internazionali: Il Bach Archiv di Lipsia, l’American Bach Society rappresentata dal presidente Daniel R. Melamed, la rete di studiosi Back Network e l’Associazione Bach Olandese, che con JSBach.it condivide l’uso innovativo degli strumenti di divulgazione digitale. L’Associazione ha infatti realizzato una straordinaria serie di video su Youtube con l’integrale dell’opera bachiana.
Un altro interessante progetto di divulgazione della musica di Bach, il “Bacharo Tour” sarà presentato nella prima sessione tematica del giovedì, alle ore 10, dedicata ai luoghi di Bach in Italia. A presiedere l’incontro Sabrina Saccomani dell’Istituto per i Beni Musicali in Piemonte, associazione co-organizzatrice del convegno fondata da Alberto Basso, il più grande studioso italiano di Bach e presidente onorario di JSBach.it.
In collaborazione con il Conservatorio di Torino, terzo co-organizzatore dell’iniziativa, la serie di lezioni concerto in programma a partire dalle ore 15, dedicata alla trascrizione di Bach da parte dei musicisti italiani. Modererà la sessione il compositore Alessandro Ruo Rui.
Alcune leggendarie figure della musica e della musicologia animeranno poi l’ultima delle tre tavole rotonde, alle ore 21: accanto al celebre musicista e clavicembalista Bruno Canino e al grande organista Lorenzo Ghielmi interverranno Rinaldo Alessandrini, fondatore di Concerto Italiano, Giovanni Bietti, creatore di “Lezioni di musica” per RAI-Radio3, Claudio Chiavazza, creatore del festival BackTOBach, e Maria Majno, cui si deve l’organizzazione dell’integrale delle Cantate di Bach a Milano.
La musica sarà indiscussa protagonista della giornata di venerdì 27, che si apre alle ore 10 con le lezioni-concerto di Stefano Campanini e Aldo Orvieto nell’ambito di una sessione su Bach e i compositori italiani contemporanei, moderata dalla studiosa Susanna Pasticci.
Due grandi interpreti come Maurizio Baglini e Andrea Padova condurranno le due lezioni concerto del pomeriggio – dalle ore 15.00 – in un incontro tra studiosi da Grecia, Usa, Austria e Italia sulla ricezione italiana di Bach. A condurre la sessione sarà Erynn Knyt, dell’Università del Massachusetts.
Chiuderà la giornata, alle ore 21, la trasmissione del concerto dell’Accademia e Coro Maghini registrato durante il festival BackToBach 2020, il più importante evento bachiano in Italia.
Si replica l’appuntamento con il format “Un Caffé con JSBach.it” per l’ultima mattinata del convegno, sabato 28 novembre alle ore 10. Questa volta ad essere intervistato da Chiara Bertoglio sarà uno dei massimi esperti della ricezione della musica di Bach, Michael Heinemann dell’Università di Dresda.
Si chiude alle ore 16 con un appuntamento ad altissimo livello, la Lectio Magistralis di Raffaele Mellace, docente dell’Università di Genova tra i più stimati studiosi del Bach sacro. A lui spetterà il compito di mettere a fuoco gli aspetti più rilevanti del rapporto tra la musica di Bach e l’Italia, emersi nel corso delle giornate precedenti.
Alle ore 17 le fondatrici di JSBach.it, Maria Borghesi e Chiara Bertoglio, tracceranno un primo bilancio del convegno e apriranno a prospettive e iniziative future.
“Bach e l’Italia”, il primo convegno interamente digitale e italiano dedicato a Bach, promette fin d’ora di essere un evento di risonanza mondiale, capace di convogliare virtualmente su Torino le più notevoli esperienze musicali e musicologiche al mondo. Un risultato sorprendente soprattutto considerata la recentissima fondazione dell’associazione JSBach.it, nata solamente un anno fa dall’iniziativa di due musicologhe giovani e già affermate, Maria Borghesi e Chiara Bertoglio, e cresciuta grazie all’impegno di uno staff preparato ed entusiasta.
L’approccio innovativo dell’Associazione si traduce in un programma che non solo mira al sicuro interesse degli studiosi, ma si pone come obiettivo il coinvolgimento di pubblici diversi. Quello delle nuove generazioni, innanzitutto, attraverso l’uso dei social e degli strumenti digitali. E poi delle persone che, per ragioni geografiche o economiche, hanno scarso accesso a risorse di qualità per lo studio. Da qui la decisione di proporre un’iniziativa totalmente gratuita e di lasciare tutti i video del convegno a disposizione di chi vorrà fruirne, senza limiti di tempo.
Oltre 1800 minuti di streaming, per leggere Bach e il suo rapporto con l’Italia da prospettive nuove, e con nuovi linguaggi.
Il programma completo è sul sito https://www.jsbach.it/bach2020. I canali su cui si svolgerà il Convegno: https://www.facebook.com/jsbach.it e https://tinyurl.com/youtubeJSBach