Da alcuni decenni, in ambito ecclesiale è stata recepita l’istanza conciliare di vedere nelle altre religioni presenti sulla scena mondiale non tanto delle concorrenti con cui misurarsi, ma realtà degne di essere rispettate e incontrate. A partire soprattutto dall’azione pastorale di Giovanni Paolo II fino all’attuale pontefice, il dialogo interreligioso è stato un’attenzione costante vissuta dai diversi Papi. Infatti, credere alla verità del Vangelo (fino al martirio) non impedisce di riconoscere il bene presente nelle altre tradizioni religiose: incontrarsi, conoscersi, ascoltarsi nella differente (e di per sé alternativa) ricerca della Verità è indubbiamente preferibile alla reciproca ostilità vissuta in altre epoche o tuttora presente in alcune aree del mondo.
Anche l’enciclica di Papa Francesco «Fratelli tutti» sulla fraternità e sull’amicizia sociale invita, al cap. VIII, le diverse religioni a mettersi a servizio della fraternità umana, rifuggendo espressamente logiche di scontro, di violenza e di sopraffazione reciproca. La cronaca internazionale non pare, tuttavia, offrire conferma in molti casi a tale auspicio (si pensi a India e Afghanistan, per non limitarsi che a due esempi ben noti). Viene spontaneo domandarsi se l’atteggiamento dialogante che va radicandosi in ambito cristiano (e che ha nel Vangelo la sua radice fondamentale, al di fuori di una semplice opzione strategica) trovi corrispondenze analoghe da parte delle altre religioni o se possa correre il rischio di essere equivocato.
Giovedì 18 novembre 2021, dalle 17.30 alle 19.30, è previsto l’annuale pomeriggio di studio organizzato dall’Istituto di Scienze Religiose di Torino: come consuetudine, si sospendono le lezioni per dare spazio a un argomento di attualità ecclesiale e sociale. Nella circostanza, si è deciso di offrire un appuntamento significativo di dialogo interreligioso, che vada al di là di un semplice accostamento di posizioni su una particolare tematica, e che metta a confronto voci religiose differenti rispetto all’invito di papa Francesco di collocarsi tutti a servizio della fraternità universale.
«Fratelli tutti: una parola condivisa? Le religioni a servizio della fraternità nel mondo (Fratelli tutti, cap. VIII)» è il titolo dell’appuntamento. Moderatore dell’incontro sarà il professor don Andrea Pacini, docente dell’Issr e presidente della Commissione diocesana per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso. Intervengono Elena Seishin Viviani, monaca buddhista dell’ordine Zen Soto, vice-presidente dell’Unione Buddhista Italiana e coordinatrice dell’Ufficio culti e dialogo interreligioso; e Shahrzad Houshmand, teologa sciita iraniana, docente all’Università La Sapienza di Roma.
La limitata capienza dell’aula magna della Facoltà (via XX Settembre 83 a Torino) a causa delle normative anti-covid vigenti obbliga a limitare l’accesso diretto all’incontro ai soli docenti e studenti dell’Istituto. Tutti coloro che volessero partecipare all’appuntamento possono farlo, anche in forma interattiva, collegandosi in diretta su YouTube, al canale Teologia Torino.
Ulteriori informazioni su www.teologiatorino.it.
Germano GALVAGNO (da «La Voce E il Tempo» del 14 novembre 2021