Anche la strada, il sagrato della chiesa può essere lo spazio per parlare del Sinodo, per coinvolgere i fedeli, ma anche i semplici passanti… È l’idea maturata dal parroco don Tonino Borio con il Consiglio Pastorale parrocchiale per promuovere la consultazione sinodale. «Con il Consiglio Pastorale», spiegano don Borio e Francesco Morelli, «abbiamo condiviso l’idea di partire dalla base e per questo abbiamo pensato non di avviare la consultazione con gruppi pre-costituiti ma anzitutto di presentare il Sinodo a più persone possibile. Così una domenica abbiamo allestito un gazebo nel quale si distribuiva un dépliant che illustrava il percorso sinodale e si invitava a partecipare a un primo incontro». In strada dunque a parlare di Sinodo, a invitare e poi l’avvio dei gruppi.
«Nella serata di presentazione», proseguono, «abbiamo invitato i partecipanti a rendersi disponibili per condurre – a coppie – dei gruppi sinodali. La prima bella sorpresa è stata che si sono fatti avanti 18 volontari, permettendoci di avviare 9 gruppi che coprono quasi tutti (erano 10 i punti proposti dalla traccia diocesana, ndr.)». Ecco dunque che spontaneamente i gruppi si sono formati e si sono trovati, aiutati dai moderatori «a non creare dibattito, ma ad ascoltarsi». Gruppi spontanei, non per addetti ai lavori «ma ora», proseguono, «vorremmo avvicinare e far partecipare anche i fedeli di altre confessioni che sono presenti nel quartiere e cercare anche il modo di coinvolgere i poveri che purtroppo partecipano poco alla vita della comunità e quindi sono più difficili da intercettare, così anche i giovani sono un elemento un po’ critico».
Un primo bilancio? «Noi siamo partiti tardi ma abbiamo scoperto che il metodo è interessante e pensiamo di continuare anche dopo che avremo consegnato in diocesi la sintesi del nostro lavoro. Una prima esperienza di sinodalità da alimentare».
Federica BELLO («La Voce E il Tempo» 13 marzo 2022)