Si tiene giovedì 24 marzo 2022 (dalle 15 alle 19) e venerdì 25 marzo (dalle 9.30 alle 18.30), nella Sala Lauree Blu del Campus Luigi Einaudi, la conferenza internazionale «Working in the digital age», organizzata dal Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione e dal Dipartimento di Culture, Politica e Società dell’Università di Torino.
La conferenza, che potrà essere seguita in diretta streaming su www.media.unito.it, è dedicata a chiunque voglia riflettere sulle trasformazioni del mondo del lavoro innescate dal digitale. L’evento sarà in lingua inglese, ad eccezione della tavola rotonda finale che sarà in italiano, ed è inserito all’interno del progetto di ricerca “Scienza Nuova. Digital Capital”, diretto dal Prof. Maurizio Ferraris e sostenuto dalla Fondazione CRT. Il progetto è parte delle attività del LabOnt, Centro Interdipartimentale di Ontologia e di Scienza Nuova, di Università e Politecnico di Torino.
Durante la due giorni si analizzerà come il digitale stia cambiando la natura del lavoro e della sua sostenibilità in Europa e in Africa. Il tema è di estrema attualità, anche alla luce dell’accelerazione digitale imposta dalla pandemia. L’evento è interdisciplinare – si spazia dalla filosofia all’antropologia culturale fino ad arrivare alla storia dell’arte – nella convinzione che discipline umanistiche e scienze sociali rivestano un ruolo fondamentale per capire e governare le trasformazioni tecnologiche in atto.
La conferenza si aprirà con la sessione «Perspectives from Europe». Con gli strumenti della filosofia, gli/le speaker (Jim Gabaret, Université Paris 1 – Panthéon-Sorbonne, Maurizio Ferraris, Università di Torino, Céline Marty, Université de Franche-Comté, Denise Celentano, Radboud University) discuteranno questioni chiave, come per esempio: quali attività digitali possono essere concettualizzate come lavoro e quindi richiedere una retribuzione? È possibile ricevere un salario per la navigazione online, dal momento che gli utenti producono dati venduti dalle web company? Il capitalismo è diventato immateriale o le dimensioni materiali del digitale sono centrali, come la crisi ecologica ci ricorda con insistenza?
La mattina del secondo giorno la sessione «Perspectives from Africa» amplierà la discussione da un punto divista geografico e disciplinare. Con un approccio più improntato alle scienze sociali, ci si interrogherà sulle intersezioni fra digitale e lavoro in Africa, dove le nuove tecnologie si stanno velocemente diffondendo, senza necessariamente seguire le stesse traiettorie che in Europa. Gli/le speaker (Stefano Merante, ITCILO, Nicholas Mugabi, Makerere University, Basile Ndjio, Université de Douala, Lucrezia Cippitelli, Accademia di Brera) illustreranno l’emergere di nuovi skillset fra i giovani, la nascita di nuovi lavori e la riconfigurazione di quelli tradizionali in diversi paesi del continente.
A chiusura della conferenza, la tavola rotonda «Che fare? Ripensare il lavoro nell’età del digitale» trasferirà l’indagine teorica sul piano applicativo, guardando alle specificità della realtà locale, italiana e piemontese. I/le partecipanti non sono quindi solo accademicə ma lavorano in onlus, start-up, sindacati, aziende e fondazioni. A partire dal loro particolare ambito, rifletteranno su opportunità e criticità delle trasformazioni in atto, al fine di immaginare possibili nuove direzioni da perseguire per il futuro.
Le pagine web della conferenza sono:
Conferenza https://labont.it/events/working-in-the-digital-age/
Tavola rotonda https://labont.it/events/che-fare-ripensare-il-lavoro-nelleta-digitale/
Contatti: Giovanna Santanera – tel: 3487938001 – email: giovanna.santanera@unito.it