L’annuncio era stato dato il 21 giugno 2002 all’indomani della festa della Consolata dal cardinale Severino Poletto nella chiesa dell’Arcivescovado. I Vicari generali mons. Guido Fiandino e Mino Lanzetti venivano nominati da Giovanni Paolo II, Vescovi ausiliari di Torino. Era il 2002, vent’anni fa. L’ordinazione nella cattedrale il 20 luglio, per le mani del card. Poletto e con-consacranti il nunzio apostolico in Italia mons. Paolo Romeo e mons. Pier Giorgio Micchiardi, Vescovo di Acqui.
«L’ordinazione episcopale di mons. Fiandino e di mons. Lanzetti è un evento di grazia che non riguarda solo le loro persone, ma tutta la nostra realtà ecclesiale», aveva richiamato il card. Poletto nell’omelia dell’ordinazione. Una grazia, energie spirituali e materiali che i due ausiliari hanno «speso» nella nostra diocesi e non solo nella nostra: perché mons. Lanzetti è stato poi trasferito ad Alghero-Bosa il 29 settembre 2006 e poi ad Alba dal 28 giugno 2010 sino al 2015, quando è divenuto emerito.
«Sento una profonda serenità perché non era certo nelle mie previsioni di essere un giorno chiamato ad essere Vescovo. Una serenità mista a stupore e sgomento di fronte a una responsabilità che sento più grande della mia preparazione e delle mie capacità». Così reagiva alla notizia mons. Fiandino. «Serenamente spiazzato e disorientato, ma totalmente disponibile a lasciare che Dio guidi e lavori nella mia vita» fu il primo commento di mons. Lanzetti.
Due percorsi ventennali avviati con fiducia e gratitudine: «Dio mi aiuti a non tradire la semplicità delle mie origini contadine umili e semplici. Vorrei essere capace di coniugare quella semplicità all’interno della complessità della vita sociale ecclesiale di oggi», sottolineava mons. Fiandino il giorno dell’ordinazione episcopale. «A sessant’anni di vita sono tenuto per mano come un bimbo e Lui, con tanta premura e fermezza, delicatezza e generosità mi sta guidando nei primi passi da Vescovo Ausiliare», affermava mons. Lanzetti.
E si aprivano così vent’anni di servizio alla Chiesa, di dono alle comunità incontrate, ai sacerdoti e ai laici accompagnati. E per mons. Fiandino anche alla parrocchia della Beata Vergine delle Grazie di cui nel 2008 è divenuto parroco, oggi in solido (dal 2021) con don Francesco Santamaria.
Federica BELLO su «La Voce E il Tempo» del 17 luglio 2022