Arriveranno ospiti prestigiosi da tutta Europa per partecipare al congresso internazionale di neuroscienze “Interdisciplinary prospects on Beauty and Change”, organizzato dal gruppo di ricerca BraIn Plasticity and behavior changes (BIP) del Dipartimento di Psicologia dell’Università degli Studi di Torino e dalla Fondazione Giorgio Amendola, che ospiterà i lavori nella sua sede di via Tollegno 52 a Torino da lunedì 17 a mercoledì 19 ottobre 2022.
Il congresso, che si svolgerà in presenza ma consentirà anche la partecipazione online, comprenderà tre diverse sessioni:
- la prima sessione (17 ottobre) sarà incentrata su estetica e apprendimento, con particolare attenzione alle prospettive neuroestetiche;
- la seconda sessione (18 ottobre) tratterà di bellezza e risonanza interpersonale;
- la terza e ultima (19 ottobre) sarà dedicata alle applicazioni cliniche: estetica e terapia.
Il convegno nasce in seguito alla convenzione stipulata tra la Fondazione Amendola e il Dipartimento di Psicologia dell’Università di Torino allo scopo di sviluppare e promuovere attività di ricerca, di divulgazione scientifica e culturale e di riqualificazione del territorio. Il tema del convegno nasce dalla comprensione del valore chiave della bellezza e dell’arte come mezzo di espressione della persona e supporto nei momenti di cambiamento e di incertezza.
L’incontro fra il gruppo di ricerca BIP, che da anni declina queste tematiche nell’ambito delle neuroscienze cognitive, con la Fondazione Amendola, attore principale nei percorsi di riqualificazione urbana e sede di manifestazioni artistiche e culturali, ha dato il via al progetto per questo convegno internazionale a carattere interdisciplinare.
Il tema esplorato è quello della bellezza come medium di trasformazione personale e sociale, visto attraverso le lenti di diverse discipline filosofiche e scientifiche, come la neuroestetica, i modelli neurocomputazionali, la psicologia sperimentale, le scienze dell’educazione, la psicologia clinica e la filosofia critica.
Vittorio Gallese, uno degli scopritori dei neuroni specchio, e Wolfgang Tschatcher, psichiatra dell’università di Berna, parleranno di come la bellezza sia una sorta di amplificatore empatico: uno strumento potente che libera la mente dai problemi quotidiani per permetterci di sintonizzarci con l’esperienza emotiva altrui. Jan Roubal e Gianni Francesetti, due importanti psicoterapeuti, spiegheranno l’importanza di adottare un “approccio estetico” nel percorso di diagnosi e di cura: un approccio basato sull’ascolto delle sensazioni che provengono dal corpo, alla ricerca di momenti di bellezza, che il paziente e il terapeuta utilizzeranno come una guida per un percorso efficace e gentile. Lo scopo finale del convegno, che sarà ricco di interventi di studiosi italiani e stranieri, sarà di mostrare il ruolo cruciale della bellezza nel guidare le trasformazioni, a livello personale e sociale, e nel supportare un processo di cambiamento orientato verso il benessere.
Per info: Tel. 011 248 2970, info@fondazioneamendola.it