È possibile perdonare? Esiste un metodo per farlo? Ha senso imparare con il tempo a disarmarsi? Solo la vita può rispondere a queste domande. L’esperienza di Gemma Calabresi Milite lo ha fatto. Sarà lei stessa a parlarne nel prossimo incontro dell’Università del Dialogo del Sermig, in programma martedì 24 gennaio 2023, alle 18,45 negli spazi dell’Arsenale della Pace di Torino (piazza Borgo Dora 61).
Un dialogo con giovani e adulti che partirà dal libro “La crepa e la luce” (Mondadori) in cui Gemma ripercorre con semplicità il suo cammino di riconciliazione, iniziato il giorno stesso della morte del marito, il commissario Luigi Calabresi, ucciso a Milano davanti casa il 17 maggio del 1972.
Una strada segnata inizialmente dal desiderio di vendetta di una ragazza di 25 anni rimasta vedova con due bambini piccoli e un terzo in arrivo. L’altra faccia di questo sentimento è stata la scelta illuminata dalla fede di crescere i suoi figli lontano da ogni rancore e rabbia e di abbracciare, nel tempo e con sempre più determinazione, l’idea del perdono.
L’Università del Dialogo è lo spazio di formazione permanente promosso dal Sermig, la realtà di pace e solidarietà nata nel 1964 da un’intuizione di Ernesto Olivero e sua moglie Maria. Obiettivo: riflettere sui problemi del nostro tempo in una prospettiva di speranza. Inaugurata in Vaticano il 31 gennaio del 2004 da papa Giovanni Paolo II, negli ultimi anni l’Università del Dialogo ha accolto testimoni di ogni orientamento, della cultura e dei media, dell’economia e della politica, della solidarietà e dell’arte. Adulti con responsabilità particolari disposti a confrontarsi con i giovani, realizzando anche in campo culturale quell’incontro tra generazioni che il Sermig considera indispensabile per cambiare il mondo.
La nuova sessione 2022-2023 è dedicata al tema “Le Ragioni della Pace”.
L’incontro è ad ingresso libero e sarà trasmesso anche in streaming sulle pagine Youtube e Facebook del Sermig e sul sito: www.sermig.org/diretta
Per ulteriori info: tel. 011-4368566, www.sermig.org, sermig@sermig.org