Il Dipartimento Educazione della GAM (Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea) di Torino, nell’ambito dei progetti dedicati all’inclusione e accessibilità, insieme al Centro Studi EducArte e all’Associazione Mosaico – Azioni per i rifugiati propone, in occasione della Giornata Internazionale della donna, un pomeriggio di racconto che presenta i risultati del lavoro svolto insieme in questi mesi.
Mercoledì 8 marzo 2023 alle ore 15, in via Magenta 31 a Torino, viene inaugurata l’installazione collettiva “Man mano” realizzata con un gruppo di donne dell’associazione e, a seguire in Sala Uno, la conferenza dal titolo “Donne rifugiate: partecipare per cambiare la narrazione” che vede protagoniste donne rifugiate insieme a rappresentanti istituzionali della Città di Torino.
INGRESSO LIBERO.
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MAN MANO installazione
Nessun gesto delle nostre mani è insignificante. Questa breve frase potrebbe tradurre in sintesi quanto sperimentato attraverso il progetto che ha avuto come punto di partenza la mostra “Ottocento. Collezioni GAM dall’Unità d’Italia all’alba del Novecento”. Le dieci opere scelte hanno aperto il varco alle prime riflessioni tra cui la nascita dei nuovi ruoli sociali femminili e il valore simbolico dei gesti presenti.
L’esperienza sviluppata in tre appuntamenti è stata di conoscenza reciproca, di dialogo, di ascolto e di apertura all’altro da sé. Racconti di vita condivise tra donne di culture, origini ed età differenti che si sono aperte raccontando le loro storie, traducendole in gesti significanti, che affermano, accolgono o sottolineano azioni che possiamo compiere verso noi stessi e verso gli altri.
L’istallazione composta da una ventina di trasposizioni fotografiche vuole attualizzare il ruolo e la solidarietà femminile.
DONNE RIFUGIATE: PARTECIPARE PER CAMBIARE LA NARRAZIONE – conferenza
Intervengono: Maria Grazia Grippo, Presidente Consiglio comunale Torino, Elena Apollonio, Presidente della Commissione Pari Opportunità
Modera: Colette Meffire Njiasse, Presidente Associazione Mosaico-Azioni per i Rifugiati
Relatrici: Olga Diabina, Gladys Onaghinor, Shagofa Barakzi
Nell’ambito del progetto “Non siamo sole”, Mosaico ha sviluppato dal 2015 la “Giornata Internazionale della Donna Rifugiata”, evento organizzato dalle rifugiate e aperto a tutta la cittadinanza per condividere le riflessioni maturate attraverso il percorso realizzato nel corso dell’anno. È proprio questo l’intento alla base della conferenza “Donne rifugiate: Partecipare per cambiare la narrazione”, che l’associazione Mosaico – Azioni per i rifugiati e la GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea organizzano in occasione della Giornata Internazionale della donna.
L’incontro, che mira a costruire una riflessione condivisa sul protagonismo delle donne nella società, sarà costruito intorno a voci diverse che contribuiscono alla vita associativa e culturale della Città di Torino.
Le storie delle relatrici, provenienti da Paesi diversi e oggi radicate nella realtà di Mosaico, sono intessute di impegno quotidiano per la collettività, di esperienze di attivismo e di volontariato, di studi e progetti portati avanti nonostante le difficoltà che derivano dai diversi percorsi migratori.
In dialogo con le rappresentanti istituzionali della Città di Torino, i loro interventi si concentreranno sull’importanza e sulle sfide della partecipazione diretta alla vita delle società di approdo.
Fin dalla sua creazione Mosaico lavora con e per la popolazione rifugiata e richiedente asilo, con il fine di contribuire a mutare la narrazione intorno alle migrazioni forzate, e per dimostrare come le rifugiate e i rifugiati non siano un peso per i contesti di approdo, ma una fondamentale risorsa di competenze, talenti e voci in grado di arricchire le società di arrivo.
Dal 2012 a oggi l’Associazione Mosaico-Azioni per i Rifugiati sostiene la creazione di un gruppo di rifugiate coinvolte nel progetto “Non siamo sole”, ospitato in origine alla Casa del Quartiere di San Salvario e al Passo Social Point di Barriera di Milano e attualmente nella sede operativa dell’Associazione. Colette Nijasse Meffire, anch’essa rifugiata, Presidente di Mosaico, accompagna le donne nella ricerca condivisa di soluzioni ai propri bisogni, che si traduce in autonomia lavorativa, abitativa e di inclusione sociale