Come da tradizione, all’inizio dell’anno pastorale l’arcivescovo mons. Roberto Repole ha convocato l’Assemblea del Clero sabato 30 settembre 2023 dalle ore 9.30 alle ore 12.30 presso il centro congressi Santo Volto, via Borgaro 1 – Torino.
La mattinata è stata dedicata al tema della Chiesa e della ministerialità ed ha visto riuniti il Clero di Torino e quello di Susa.
Dopo la preghiera e la relazione introduttiva dell’Arcivescovo (VIDEO qui di seguito e TESTO in allegato), si è lavorato in piccoli gruppi, guidati dalla traccia di alcune domande. Infine è stato dato spazio da alcune comunicazioni: sull’Istituto della Formazione, sui criteri di scelta e di nomina dei moderatori delle UP e su quelli per il rinnovamento dei Consigli Presbiterale e Pastorale diocesano, sugli appuntamenti che coinvolgeranno i giovani (VIDEO qui di seguito).
Registrazione video dell’INTERVENTO di mons. Repole:
Registrazione video delle COMUNICAZIONI finali:
FOTOGALLERY DELLA MATTINATA AL SANTO VOLTO
Di seguito l’articolo di don Michele Roselli, Vicario episcopale per la formazione, pubblicato sul settimanale diocesano «La Voce E il Tempo» del 24 settembre 2023.
«Chiesa e ministerialità» è il tema intorno a cui l’Arcivescovo invita i presbiteri e i diaconi delle diocesi di Torino e di Susa a confrontarsi nell’assemblea del clero del prossimo 30 settembre al Santo Volto. Le trasformazioni profonde che stanno investendo la vita della nostra Chiesa, come ricorda il Vescovo Roberto nella lettera pastorale «Quello che conta davvero», richiedono, infatti, non solo di interrogarsi sul modo di essere presenti sul territorio come comunità cristiana, ma anche su come pensare e vivere la ministerialità. Un cambiamento non va senza l’altro, come si può immaginare facilmente. Perciò senza dimenticare il primo aspetto, cominciamo a riflettere anche sul secondo, muovendosi in vista di un solo obiettivo: «essere una Chiesa fatta di comunità vive, nelle quali si sperimenta davvero il Regno di Dio, di cui la Chiesa è come un germe».
In questo senso, i tre criteri di fondo indicati per accompagnare il ripensamento della presenza sul territorio della comunità cristiana, mentre ricordano ciò che è essenziale per essere Chiesa, possono orientare anche il confronto sulla ministerialità. Di questi temi si è fatto qualche cenno nel corso della convocazione diocesana del 9 giugno scorso. Ora si tratta di compiere qualche passo avanti. L’assemblea del clero è perciò offerta come un’occasione importante per ritrovarsi all’inizio del nuovo anno pastorale e per confrontarsi intorno al ministero dei presbiteri e dei diaconi, in relazione con i ministeri laicali, alle forme di esercizio delle ministerialità che saranno istituite, e ai criteri per il discernimento dei candidati.
In quel giorno, ovviamente, ci confronteremo a partire dalla nostra prospettiva di ministri ordinati. Tuttavia, siamo consapevoli che questo non è un discorso riservato soltanto al clero. Anzi, seppure in modo differenziato, tocca la corresponsabilità di tutti nella comunità cristiana. Perciò, nel corso dell’anno, si creeranno occasioni per un ascolto e uno scambio largo che possa coinvolgere le comunità parrocchiali e le diverse esperienze ecclesiali, le laiche e i laici, così come le religiose e i religiosi.
Il programma della mattina è ricco. Si comincia con la preghiera e con una relazione dell’Arcivescovo che introduce il tema e i lavori, che si svolgeranno in piccoli gruppi. Ci si confronterà stimolati da alcune domande che anticipiamo di seguito (e in allegato), in modo che ciascuno possa arrivare all’incontro avendo avuto la possibilità di raccogliere qualche pensiero personale.
———–
Sull’orizzonte delle possibilità e delle sfide che questo nostro tempo offre al ripensamento della Chiesa e alla luce della proposta dell’Arcivescovo:
- come immaginiamo possano trasformarsi il ministero del diacono e del presbitero, anche considerando l’istituzione di ministerialità battesimali e senza dimenticare le forme di servizio esercitate di fatto da molti fedeli nelle nostre comunità? Quale volto di comunità ne consegue?
- come dovrebbero caratterizzarsi l’identità e il servizio dei ministri istituiti? Cioè, concretamente, quali potrebbero essere i compiti e gli ambiti di servizio di quel ministero battesimale istituito?
- quali dovrebbero essere i criteri di discernimento dei candidati?
———–
Dopo il lavoro in gruppo, a fine mattinata sono previste alcune comunicazioni. In particolare, sarà riservato un momento al direttore dell’Istituto della formazione, don Paolo Tomatis, per raccontare “lo stato dell’arte” e illustrare i primi passi. L’appuntamento è fissato alle 9.30 e si concluderà alle 12.30.
don Michele ROSELLI su «La Voce E il Tempo» del 24 settembre 2023