La Sezione di Torino dell’ANPC (Associazione Nazionale Partigiani Cristiani), insieme all’Associazione ”Nessun uomo è un’isola”, che cura il museo del carcere “Le Nuove”, ha provveduto – d’intesa con la Città di Torino – a riqualificare l’area memoriale di corso Vinzaglio angolo via Cernaia dedicata al gruppo di partigiani lì impiccati dai nazifascisti. Ha provveduto inoltre alla realizzazione di un manufatto artistico in pietra che perpetui il ricordo del tenente di complemento Ignazio Vian, storico iniziatore della Lotta di Liberazione a Boves, insignito di Medaglia d’Oro al Valor militare alla memoria per aver respinto di una colonna corazzata di SS tedesche il 19 settembre 1943.
Il manufatto è stato inaugurato, a 80 anni di distanza dal gesto eroico, mercoledì 20 settembre 2023 alle ore 11 presso il Circolo Unificato dell’Esercito, in corso Vinzaglio 6 a Torino. Programma degli interventi:
1° parte (all’interno del Circolo Unificato dell’Esercito), intervengono:
- Presidente della Circoscrizione1, Cristina Savio
- Familiare di Ignazio Vian, Lorenzo Vian
- Presidente ANPI Provinciale Torino, Nino Boeti
- Presidente Associazione Nazionale Partigiani Cristiani, Mariapia Garavaglia
- Presidente Istituto del Nastro Azzurro – Federazione Provinciale di Torino, Domenico Baldassarre
- Presidente del Consiglio Comunale di Torino, Maria Grazia Grippo
2° parte (dalle 12 circa, all’esterno nell’area memoriale di corso Vinzaglio angolo via Cernaia):
allo scoprimento era presente il Picchetto d’Onore del Comando Militare Esercito Piemonte. E’ seguita la benedizione della targa da parte del Vescovo ausiliare dell’Arcidiocesi di Torino, mons. Alessandro Giraudo.
Il nuovo manufatto commemorativo è costituito da una massiccia stele rocciosa ricavata dalle cave delle montagne del Cuneese, sulla quale è riportato il Qr Code illustrativo (testo letterale e audio riprodotti anche nel sito del Museo del Carcere Le Nuove) omaggio dell’ANPI di Torino. A sua volta la stele è sormontata da una lapide della stessa pietra, inclinata come un leggio, su cui, oltre all’epigrafe in ottone brunito dedicata a Ignazio Vian, è incastonato il mosaico di tesserine marmoree, pregevole opera degli ospiti del Carcere minorile di Cuneo, omaggio del Comune di Boves che riproduce il ritratto del Comandante Vian che era stato fatto, a S. Giacomo, dalla maestra di quella scuola di montagna e pittrice partigiana Adriana Filippi.
A complemento dell’iniziativa e – stante la ricorrenza dell’80° anniversario del fatto storico – sabato 23 settembre 2023 alle 10, presso il Carcere le Nuove, si tiene l’inaugurazione della Mostra permanente sulla Costituzione realizzata dall’Associazione “Memoria viva di Canelli” in collaborazione con l’Azione Cattolica del Piemonte e Valle d’Aosta.
Programma:
- Accoglienza partecipanti nel cortile di accesso al Museo: omaggio ai Caduti del Carcere
- Saluto delle Autorità e del Presidente dell’Associazione ”Nessun uomo è un’isola”
- Intervento dei rappresentanti le formazioni partigiane già operanti in Piemonte
- Intervento dei responsabili delle associazioni promotrici
- ”Attualità della Costituzione”, intervento del prof. Vittorio Rapetti, storico e co -autore della mostra.
- Segue la visita alla mostra
Alle iniziative aderiscono: Città di Boves, Presidenza Provinciale ANPI, Presidenza Regionale FIAP, Presidenza Regionale AVL Piemonte, Centro Studi Giorgio Catti, Centro Culturale Pannunzio, Fondazione Carlo Donat-Cattin, Azione- Cattolica Delegazione Piemonte Valle d’Aosta, Associazione ”Memoria Viva” di Canelli.
CENNI BIOGRAFICI di Ignazio Vian (Venezia, 9/2/1917 – Torino, 22/7/1944)
Di origini veneziane, Ignazio Vian viene chiamato alle armi poco dopo l’ingresso dell’Italia nel secondo conflitto mondiale. Da tenente di complemento della fanteria è un protagonista nella storia della Resistenza: il 19 settembre 1943, in località Ponte del Sergent, nel territorio comunale di Boves, la sua formazione partigiana viene duramente impegnata in combattimento dalle SS del maggiore Joachim Peiper, il quale attacca con forza le postazioni, incendia l’abitato e conduce una feroce rappresaglia contro i civili rei, secondo gli occupanti tedeschi, di aver dato sostegno ai ribelli sulle montagne.
Vian, deciso comunque a rinnovare la volontà di dare un contributo alla causa della Resistenza, passa in Val Corsaglia e, nella primavera del 1944, prende contatti con Enrico Martini (nome di battaglia Mauri) per far confluire i suoi uomini nelle fila del 1° gruppo divisioni alpine e assumere, vista la sua influenza, il ruolo di vice-comandante del raggruppamento. Mentre si spende per organizzare e coordinare la nuova formazione, in missione a Torino il 19 aprile del 1944, Vian viene catturato e incarcerato a “Le Nuove”, dove verrà torturato per tre mesi prima di venire impiccato pubblicamente, insieme con altri tre detenuti politici, al platano di corso Vinzaglio, all’incrocio con via Cernia, il 22 luglio 1944. Per il suo esemplare patriottismo gli è stata conferita la Medaglia d’Oro al Valor militare.