Anche quest’anno la comunità dei preti della chiesa di San Lorenzo offre ai cristiani adulti della città e della diocesi una serie di ritiri spirituali nelle mattine delle prime domeniche del mese, iniziando da ottobre 2023. I ritiri, aperti a tutti, si tengono nei locali del Polo teologico di via XX settembre 83, che offre, in pieno centro cittadino, un ambiente silenzioso e raccolto, con le sue belle aule per le conferenze, un chiostro spazioso per meditare passeggiando, un’artistica cappella per pregare (PROGRAMMA IN DETTAGLIO).
Con il metodo della «lectio», si mediterà la Lettera ai Galati, tra le lettere più appassionate e coinvolgenti di san Paolo. Tema centrale della Lettera è il «Vangelo di Cristo», cioè il Vangelo della grazia di Dio che in Gesù ci salva gratuitamente, per puro amore, non per i nostri meriti, le nostre buone opere.
Oggi il tema del Vangelo di Cristo, così inteso, non si pone più nei termini del tempo di Paolo: scelta fra salvezza in Cristo e salvezza nella legge mosaica. Ma continua ad avere una centralità fondamentale nella vita cristiana. Non solo per i protestanti, che hanno fatto della giustificazione per fede (nella grazia di Dio) il distintivo della loro confessione, un tempo in opposizione ai cattolici. Ma anche per i cattolici, che sul tema della giustificazione per fede hanno raggiunto un accordo di fondo con i protestanti circa il rapporto tra grazia di Dio e opere di carità. Un rapporto che viene affrontato e chiarito anche in questa lettera. Per l’autenticità della vita cristiana è infatti fondamentale deciderci «se contiamo sulle nostra opere o se contiamo su Cristo, se viviamo in noi stessi o se viviamo in Cristo» – come osserva Albert Vanhoye, tra i maggiori esperti della lettera. E potremmo aggiungere: se ci limitiamo a parlare dei poveri, dei rifugiati, degli ultimi, ossia delle nostre opere, oppure predichiamo Gesù, parliamo di Dio – come ammonisce le chiese tutte il teologo e pastore protestante Paolo Ricca nella sua opera «Dio. Apologia»; aggiungendo che naturalmente le opere sono importanti, Gesù per tutta la vita non ha fatto altro che operare, persino il sabato.
Nella lettera Paolo mira soprattutto a custodire il Vangelo di Cristo nella sua verità, opponendosi a ogni contraffazione o stravolgimento della verità del Vangelo. Altro tema attualissimo, quello della stretta connessione tra fede e verità, in un tempo, come il nostro, ampiamente scettico e sospettoso verso il concetto di verità e tendente a relegare la fede nelle opinioni del tutto soggettive delle persone. Se perdo la verità, perdo la salvezza, ci ricorda la lettera. A tal fine Paolo non manca di illustrare e chiarificare la verità del Vangelo di Cristo nei suoi aspetti fondamentali, che vengono in qualche modo sintetizzati nei titoli dei successivi ritiri spirituali dedicati progressivamente alla lettura di tutta la lettera: il Vangelo ricevuto per rivelazione, da annunciare, condividere, difendere. Il Vangelo della fede che salva e dei figli di Dio eredi per grazia. Il Vangelo della libertà nella carità. Il Vangelo della croce di Cristo…
La lettera verrà via via esaminata con l’impegno di farne scaturire la parola di Dio che vuole oggi interpellare e nutrire la nostra vita spirituale. Anche attraverso la condivisione, prevista nello svolgimento del ritiro, di ciò che essa, dopo attenta analisi e interiore meditazione del testo, ha suggerito ai singoli partecipanti. Ben sappiamo come questi e simili momenti di condivisione della parola di Dio siano importanti per la vita di fede, che inevitabilmente intristisce e si appanna nell’individualismo e nell’isolamento e ha estremo bisogno di confronto e condivisione per fiorire. Tanto più nell’ambiente secolarizzato e religiosamente pluralistico in cui ci troviamo a vivere e testimoniare la fede nel Signore Gesù.
don Giovanni FERRETTI su «La Voce E il Tempo» del 24 settembre 2023
LOCANDINA con il programma delle lectio IN ALLEGATO