Lunedì 23 ottobre 2023 alle 18, nel Palazzo della Radio – via Verdi 31 Torino – Rai Teche Mediateca Torino presenta la puntata della serie “Il tempo e la Storia”, condotta da Massimo Bernardini, dedicata ad Hannah Arendt, storica e teorica politica ebrea tedesca, che si è a lungo interrogata sulle contraddizioni del Novecento, pubblicando opere che sono tuttora al centro dei dibattiti sull’analisi storica e filosofica del secolo scorso.
Proprio nel XX secolo politici e storici iniziano a utilizzare il termine “totalitarismo” per definire lo Stato totalitario, caratterizzato da assenza di strutture e controlli parlamentari e da un radicale antipluralismo politico e sociale. La parola viene utilizzata per la prima volta da Luigi Sturzo nel 1926 nel libro “Italia e fascismo”, tradotto in molte lingue, e già nel 1928 compare nel dizionario inglese per poi diffondersi subito dopo diventando una parola comune. Hannah Arendt si appropria di questo termine e, da testimone del suo tempo, tenta di dare una spiegazione al male assoluto che lo ha caratterizzato, osservandolo e sezionandolo per indagarne proprio la drammatica originalità. Nel saggio del 1951 “Le origini del totalitarismo” Arendt traccia un parallelo tra nazismo e stalinismo partendo dalla radice antisemita dei due regimi apparentemente contrapposti. La radiografia di un potere che uccide anche per superficiale inerzia, senza coscienza degli effetti delle sue azioni e per questo ancora più vicino e spaventoso; l’analisi dei meccanismi del potere in rapporto all’umano; la riflessione sulla memoria e il rapporto di conflitto tra verità e potere. Tutto questo lo conosciamo oggi anche grazie ad Hannah Arendt. Nel 1960, è a Gerusalemme, inviata del New Yorker, per seguire il processo Eichmann. La raccolta dei suoi articoli, pubblicati col titolo “La banalità del male”, la rende famosa al grande pubblico e da quel momento il male perde per sempre la sua profondità demoniaca.
L’appuntamento di Archive Alive! Hannah Arendt è in connessione con lo spettacolo “Passages” diretto da Sergio Ariotti e interpretato da Paolo Musio e in scena alla Galleria Subalpina di Torino dal 27 ottobre al 5 novembre, e aderisce al tema “confini-sconfinamenti” del 28° Festival delle Colline Torinesi, che rivolge la sua attenzione agli esuli, profughi, migranti, rifugiati, espatriati, a tutti coloro che hanno lasciato il proprio Paese a causa delle guerre, delle calamità e delle persecuzioni. Come la Arendt, in fuga dalle persecuzioni naziste.
Rai Teche Archive Alive! è la rassegna che invita il pubblico a scoprire il grande archivio Rai.
L’ingresso è gratuito, la prenotazione obbligatoria scrivendo a mediateca.torino@rai.it.
Per ulteriori approfondimenti, volumi sulla figura di Hannah Arendt sono disponibili presso le Bibliomediateche della Rai https://www.teche.rai.it/biblioteche-rai/