Sinodo dei vescovi, pubblicata la «Lettera al Popolo di Dio»

Diffusa mercoledì 25 ottobre 2023. Il «Documento di sintesi» invece sarà reso disponibile sabato 28 ottobre

La XVI Assemblea generale del Sinodo dei vescovi «Per una Chiesa sinodale: comunione, partecipazione, missione» volge al termine e iniziano a essere diffusi i primi testi prodotti dai lavori dei padri sinodali. Mons. Roberto Repole, arcivescovo di Torino e vescovo di Susa, è tra i cinque prelati chiamati dalla Conferenza Episcopale Italiana a prendere parte ai lavori assieme ad altri 463 padri e madri sinodali.

Mercoledì 25 ottobre 2023 è stata pubblicata la «Lettera al Popolo di Dio» messa a punto e approvata dall’Assemblea del Sinodo lunedì 23. «Il mondo in cui viviamo, e che siamo chiamati ad amare e servire anche nelle sue contraddizioni», si legge nel testo, «esige dalla Chiesa il potenziamento delle sinergie in tutti gli ambiti della sua missione. Proprio il cammino della sinodalità è il cammino che Dio si aspetta dalla Chiesa del terzo millennio». In allegato a fondo pagina la versione integrale della Lettera.

«Documento di sintesi» diffuso sabato 28 ottobre

La mattina di mercoledì 25 ottobre 2023 è stato distribuito ai partecipanti il documento finale («Documento di sintesi») di questa fase del Sinodo sulla sinodalità, che vedrà la sua sessione conclusiva, dopo tre anni di lavoro, nell’ottobre 2025. A riferirlo ai giornalisti, durante il briefing del 25 ottobre in sala stampa vaticana, è stato Paolo Ruffini, prefetto del Dicastero per la comunicazione della Santa Sede e presidente della Commissione per l’Informazione. Si tratta – ha spiegato il prefetto – di un testo di 40 pagine, distribuito in Aula Paolo VI in italiano e in inglese, con una traduzione di lavoro nelle altre lingue.

«È un tappa di discernimento in vista dell’assemblea dell’anno prossimo», ha specificato Ruffini, ricordando che questa fase del Sinodo “è consultiva” e che «la presenza al Sinodo di membri non episcopali, prevista dall’Episcopalis Communio, non cambia la natura dell’assemblea, che è e rimane episcopale».

Alla discussione del documento di sintesi, sia in aula che nei Circoli Minori, potranno intervenire soltanto i 365 membri con diritto di voto. «Per lasciare più spazio alla discussione – ha spiegato il prefetto – si è deciso di tenere una Congregazione generale in più, che si svolgerà venerdì 27 mattina, per la raccolta delle proposte per la fase successiva del processo sinodale». Il testo definitivo della relazione di sintesi sarà letto sabato 28 mattina e votato sabato pomeriggio.

Contenuti e motivazione del «Documento di sintesi»

Giovedì 26 ottobre 2023 è cominciato l’esame della bozza della Relazione di sintesi da parte dei Circoli minori per la presentazione dei “modi” collettivi che possono essere integrativi, sostitutivi, cancellativi. In Aula erano presenti in 349. Giovedì, prima dell’inizio del lavoro nei Circoli, dopo la preghiera, la Commissione per la redazione del Documento di sintesi ha condiviso con l’Assemblea i criteri che sono alla base del Documento che sarà sottoposto a votazione sabato. Il Documento che sarà sottoposto al Papa come outcome del Sinodo sarà quello approvato nella prossima Assemblea, a ottobre 2024, mentre il Documento che è in discussione adesso ha una natura diversa, è transitorio.

«Il suo scopo  principale – ha detto Paolo Ruffini – è  aiutarci a capire dove siamo, di fare memoria di cosa è stato detto in queste settimane di discernimento e di riavviare, in un processo circolare, un cammino cominciato all’inizio di questo Sinodo e che terminerà a ottobre 2024». In particolare, «il Documento dovrebbe contenere i punti dove il discernimento è più avanti e anche quelli che richiedono di andare più in profondità. Dovrà riportare tutto con fedeltà. Siamo dentro un processo che è una circolarità. L’Assemblea restituirà al popolo di Dio il proprio discernimento. Così come il popolo di Dio, ascoltato, ha offerto all’Assemblea il proprio».

«Si tratta di un cammino» ha insistito Ruffini, «e certamente il Documento per la sua natura e anche brevità – sono 40 pagine, non avrebbe senso un testo transitorio di 100 o 200 pagine – non potrà contenere ogni dettaglio». Il linguaggio dovrebbe essere discorsivo, ha aggiunto, e così «il Documento servirà a incoraggiare chi già è in cammino: tutti i battezzati, i laici e le laiche, i diaconi, sacerdoti, i vescovi, i consacrati, le consacrate. Tutti dovrebbero sentirsi incoraggiati e ringraziati per intraprendere o continuare il cammino. E tanti sono già in marcia».

«Ci sono tante cose belle nella Chiesa che purtroppo a volte non appaiono» ha proseguito il prefetto: «Il Documento dovrà servire anche a portare energia e gioia a questa esperienza di sinodalità». In ciò, ha concluso, la «motivazione del Documento deve essere chiara: servirà a farci comprendere e ad apprendere come camminare insieme; a cercare soluzioni insieme, mano nella mano, senza escludere nessuno». Nella consapevolezza che il «popolo di Dio ha bisogno di sacerdoti e laici che camminano insieme in modo sereno, senza cedere né gli uni né gli altri alla tentazione del clericalismo».

(Fonti: Agenzia Sir e Vatican News 25 e 26 ottobre 2023)

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