Si conferma la collaborazione tra TPE – Teatro Piemonte Europa e TFF – Torino Film Festival che, dopo aver ospitato nel 2022 Paolo Sorrentino per una masterclass a proposito della teatralità dei monologhi presenti nei suoi film, quest’anno si concretizza nell’incontro con il regista Mario Martone previsto il 28 novembre 2023 alle 20 al TPE Teatro Astra di Torino (via Rosolino Pilo 6).
«Il teatro nel cinema di Mario Martone», questo il titolo dal quale il direttore del TPE Teatro Astra Andrea De Rosa e il direttore del Torino Film Festival Steve della Casa, insieme al giornalista e regista David Grieco, partiranno per approfondire con Martone l’interazione tra le due arti nel suo cinema. Si tratta innanzitutto di un’interazione biografica, poiché Martone nasce come regista di teatro che lavora a Napoli sin dai primissimi Anni 80. Con il gruppo Falso Movimento realizza spettacoli che fondono gli elementi del teatro, del cinema, della musica e delle arti visive come Tango Glaciale, Il desiderio preso per la coda da Picasso, Ritorno ad Alphaville da Godard, tutti destinati a lunghe tournée internazionali. È poi tra i fondatori, insieme a Toni Servillo e ad Antonio Neiwiller, del progetto Teatri Uniti, laboratorio permanente per la produzione e lo studio dell’arte scenica contemporanea. Sin dalla fondazione, Teatri Uniti ha ben chiari gli intrecci e, sia nei prestigiosi allestimenti che nella produzione dei significativi film indipendenti, innesta in maniera innovativa il linguaggio propriamente teatrale con quello della musica, delle arti visive, del cinema e dei nuovi media. Per questa nuova formazione firma, tra le altre, le regie di Filottete di Sofocle, Riccardo II di Shakespeare, Terremoto con madre e figlia di Fabrizia Ramondino, I sette contro Tebe di Eschilo.
Quando si esaurisce l’esperienza Teatri Uniti, Martone continua il suo percorso teatrale con la direzione del Teatro di Roma, nel triennio 1999 – 2001 e poi, dal 2007 al 2017, del Teatro Stabile di Torino. In questi anni mette in scena tanti spettacoli di successo come Edipo Re e Edipo a Colono di Sofocle, I dieci comandamenti di Raffaele Viviani, L’opera segreta di Enzo Moscato, Falstaff, un laboratorio napoletano da Shakespeare. Nel 2011 è Premio Ubu con la regia di Operette morali di Giacomo Leopardi. La sua prolifica attività teatrale resta incessante fino al suo ultimo Romeo e Giulietta.
Parallelamente continua la sua carriera cinematografica. Il suo primo lungometraggio, Morte di un matematico napoletano, ha vinto il Gran Premio della Giuria a Venezia. L’amore molesto, Teatro di guerra e L’odore del sangue sono stati tutti presentati a Cannes; Noi credevamo ha vinto sette David di Donatello cui fanno seguito Il giovane favoloso, Capri Revolution e tanti altri titoli coronati da una lunga serie di premi e riconoscimenti, ultimo nel tempo il Nastro d’Argento come miglior regista per il film Nostalgia.
Lungo questo tempo, Martone amplia il suo orizzonte estetico allargandolo anche al teatro d’opera portando in scena l’intera trilogia Mozart-Da Ponte al San Carlo di Napoli (da Così fan tutte ripreso anche a Ferrara con Claudio Abbado, al Don Giovanni che si aggiudica il Premio Abbiati per il miglior cantante, a Nozze di Figaro), Lulu di Berga Palermo, Matilde di Shabran e Torvaldo e Dorliska di Rossini al ROF di Pesaro, Un ballo in maschera di Verdi con Antonio Pappano a Londra, Antigone di Ivan Fedele al Maggio Musicale di Firenze, Falstaff di Giuseppe Verdi a Parigi, Otello a Tokyo Cavalleria rusticana/Pagliacci di Pietro Mascagni e Ruggero Leoncavallo e Luisa Miller di Giuseppe Verdi al Teatro alla Scala, Fidelio di Beethoven con Gianandrea Noseda al Regio di Torino e tanti altri titoli tra i quali i recenti Il barbiere di Siviglia, Premio Abbati 2021 e Fedora di Umberto Giordano Teatro alla Scala.
PROGRAMMA DELL’INCONTRO
Durante l’incontro del 28 novembre al Teatro Astra, il pubblico assisterà alla proiezione di estratti cinematografici tratti da alcune pellicole celebri: Qui rido io, Il Sindaco del Rione Sanità, Capri Revolution, Noi credevamo, Il giovane favoloso, per citarne alcuni. Ciascun filmato farà luce su alcuni aspetti chiave che De Rosa e Della Casa utilizzeranno per individuare il teatro nel cinema di Martone.
In alcuni casi, per esempio, si cercherà di mettere in luce il metodo teatrale che Martone utilizza per le riprese cinematografiche, prediligendo spesso una visione di insieme, nella quale gli attori, quasi fossero su un palcoscenico, riescono a calare lo spettatore nella sensazione del rito collettivo del teatro. Altre volte il teatro diventa vero e proprio oggetto della ripresa, entra cioè nella trama del film come elemento narrativo. Il teatro stesso viene filmato e diventa il soggetto del film, come quello di Eduardo Scarpetta che decide di mettere in scena una parodia di La figlia di Iorio di D’annunzio, venendo poi denunciato di plagio dallo stesso scrittore. E poi c’è il lavoro del teatro che viene immortalato dalla macchina da presa di Martone, ad esempio quello del gruppo di attori che si riunisce in un piccolo teatro dei quartieri spagnoli di Napoli per lavorare ai Sette contro Tebe di Eschilo. L’ago della bilancia poi si sposta inesorabilmente verso il teatro quando la sceneggiatura è costituita dal copione e sullo schermo viene messo in scena un testo teatrale vero e proprio. È il caso del Sindaco del Rione Sanità, adattamento della commedia scritta e interpretata da Eduardo De Filippo, o di Rasoi dove Toni Servillo ed Enzo Moscato inscenano l’omonimo spettacolo teatrale.
A dialogare con Martone, Andrea De Rosa e Steve della Casa, ciascuno alla guida dei due enti promotori dell’incontro, insieme a David Grieco, accompagneranno il pubblico in un flusso narrativo fatto di immagini, rimandi, aneddoti e riflessioni. A far da cornice la sala teatrale del TPE Teatro Astra, con il suo palcoscenico e una sala eccezionalmente mutata nella destinazione d’utilizzo, il tutto inserito nel dinamico contesto della quarantunesima edizione del Torino Film Festival.
Ingresso libero fino a esaurimento posti