Sabato 3 febbraio 2024 ore 11, presso Villa della Regina, in strada Comunale Santa Margherita 79 a Torino, l’associazione Musicaviva propone il recital di liuto “Le Reveur. Il liuto dal barocco francese all’empfindsamkeit tedesco”.
PROGRAMMA DI SALA
La suite in re minore di Ennemond Gaultier è tra le prime composizioni per il liuto ad accordatura aperta in re minore, da noi oggi chiamato “barocco”, ed è un esempio di scrittura in “style brisé”(letteralmente “stile spezzato”); si tratta di una scrittura che letteralmente “spezza” la polifonia rendendo la condotta polifonica meno riconoscibile ma più affascinante e suggestiva. Questo stile nasce proprio dalla gestualità idiomatica del liuto e dalle sue risonanze derivate dalla sua accordatura peculiare; questo stile venne imitato dagli altri strumentisti a cui daranno anche il nome di “style luthé”. In questa suite, oltre alle danze (courante, sarabande e canarie), è presente un preludio non misurato e un “tombeau”, forme caratteristiche del primo periodo del barocco francese.
J. B. Hagen fa parte dell’ultima generazione di virtuosi e compositori per liuto, prima dell’oblio in cui cadde lo strumento visti i nuovi canoni estetici a partire dai primi anni del 1800. La scrittura di Hagen si può perfettamente inserire nella cornice dell’”empfindsamkeit”, in italiano “stile sensibile”, caratterizzato da uno sfoltimento della polifonia in favore di una linea melodica più cantabile e da cambi di scena repentini tesi a trasportare l’animo a sentimenti opposti l’un l’altro. E’ interessante notare che l’invenzione e la ricerca strumentale di queste variazioni anticipa già elementi delle “variazioni sul tema” ottocentesche per chitarra. Silvius Leopold Weiss è considerato il più grande virtuoso del liuto barocco ed anche il compositore più prolifico per lo strumento. Si sa per certo che era il musicista più pagato alla corte di Dresda del Re di Polonia Augusto il forte e fu lui intorno agli anni ’20 del 1700 ad aggiungere due cori gravi allo strumento precedentemente a 11 cori ( 2 corde singole acute e 9 corde doppie).
Il programma si chiude con Charles Mouton, virtuoso francese del liuto, della generazione successiva a quella di Gaultier. La suite in la maggiore si apre anch’essa con un preludio non misurato e termina con una passacaglia, una danza che si costruisce sulla ripetizione ostinata di una breve linea di basso su cui si alternano di volta in volta nuove invenzioni melodiche e armoniche.
FRANCESCO ZOCCALI (Sanremo, 1997) si laurea in chitarra sotto la guida del maestro Frederic Zigante presso il conservatorio “A. Vivaldi” di Alessandria e parallelamente segue i corsi di musica antica tenuti da Massimo Lonardi. Si avvia allo studio del liuto sotto la guida di Evangelina Mascardi e attualmente è iscritto al triennio di liuto nella classe di Michele Carreca. Ha inoltre partecipato a masterclass tenute da Hopkinson Smith, Rolf Lislevand, Robert Barto, Jean Tubery, Attilio Cremonesi e Fabio biondi. E’ membro dell’ensemble “Effimere corde” con cui si è esibito nella cornice del preso festival nazionale “Antonio Vivaldi”. Collabora come continuista con le ensemble “La selva armonica” e “Orchestra barocca di Cremona”. E’ risultato vincitore del concorso di liuto come solista del premio “Mario D’Agosto”.
Per assistere al concerto occorre acquistare il biglietto per la visita alla Villa.
Ingresso a Villa della Regina € 8,00 salvo riduzioni o gratuità in base a disposizioni di legge e convenzioni
Info Biglietteria:
http://polomusealepiemonte.beniculturali.it/index.php/musei-e-luoghi-della-cultura/
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