Sinodo sulla sinodalità, atto secondo. Si riparte il 2-27 ottobre 2024, con due giorni di ritiro (30 settembre-1° ottobre). Lo ha deciso Papa Francesco. Il tema è lo stesso della prima sessione, nel 2023, «Per una Chiesa sinodale: comunione, partecipazione e missione». Il Pontefice stabilisce anche la costituzione di gruppi di studio per approfondire alcuni temi emersi l’anno scorso, gruppi formati tra i dicasteri della Curia e la segreteria generale del Sinodo.
Bergoglio cita la costituzione conciliare «Lumen gentium» per ricordare che «la Chiesa esprime il suo essere in Cristo, in qualche modo il sacramento, ossia il segno e lo strumento dell’intima unione con Dio e dell’unità di tutto il genere umano e che essa si manifesta con maggiore chiarezza e credibilità al mondo nelle diverse culture come mistero di comunione missionaria, unico corpo, partecipe del Suo Spirito che la rinnova e guida nell’annuncio del Vangelo a tutte le genti». «In particolare – aggiunge il Pontefice – il reciproco ascolto e la dinamica di reciprocità nel porsi a servizio della missione del popolo di Dio qualificano l’opera di ausilio della Curia romana al ministero del vescovo di Roma, dei singoli vescovi e del collegio episcopale. Le competenze pastorali da essa espletate trovano il loro fine e la loro efficacia nel servizio alla collegialità episcopale e alla comunione ecclesiale in unione e sotto la guida del vescovo di Roma. Qui si colloca il compito della segreteria generale, che dipende direttamente dal Pontefice e che sostiene e accompagna il processo sinodale, favorendo le relazioni dei vescovi e delle Chiese particolari tra loro e in comunione con il vescovo di Roma».
Il documento «Verso ottobre 2024» della segreteria generale del Sinodo (11 dicembre 2023) sottolinea come l’assemblea 2024 si concentrerà sul tema della partecipazione, in rapporto all’esercizio dell’autorità, come espressione della comunione a servizio della missione e in particolare su: aggiornamento di alcune norme canoniche, formazione dei ministri ordinati, relazioni tra vescovi e ordini religiosi, ricerca teologica e pastorale sul diaconato.
Da notare che la segreteria generale del Sinodo non fa parte della Curia ma è direttamente sottoposta al Papa. Francesco ha nominato 6 nuovi consultori della segreteria che si aggiungono ai 10 attuali. Oltre un vicario episcopale del Belgio sono tutti docenti di Teologia, uomini e donne: Canada, Australia, Perù, Brasile e la presidente dell’«Association for the Sociology of Religion».
Pier Giuseppe Accornero su «La Voce E il Tempo» del 3 marzo 2024
L’arcivescovo di Torino e vescovo di Susa, mons. Roberto Repole, è tra i cinque prelati designati dalla Conferenza Episcopale Italiana per partecipare alla XVI Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei Vescovi ed ha già preso parte alla prima fase di ottobre 2023.