Lunedì 28 ottobre 2024 alle 18, al Palazzo della Radio in via Verdi 31, Rai Teche Mediateca “Dino Villani” propone la proiezione del film di Duccio Chiarini “Italo Calvino – Lo scrittore sugli alberi” (2023).
La proiezione, per la rassegna “Archive Alive!”, è anticipata dall’introduzione di Sergio Ariotti, e organizzata in adesione al tema “confini/sconfinamenti” del 29° Festival delle Colline Torinesi e allo spettacolo “Pagina” di Giovanni Ortoleva e Riccardo Baudino, ispirato a “Il cavaliere inesistente” di Calvino.
L’ingresso è gratuito, la prenotazione è obbligatoria scrivendo a mediateca.torino@rai.it
Il documentario segue il percorso artistico di Calvino attraverso una delle sue opere più note, “Il Barone Rampante”, pubblicato nel 1957, secondo capitolo della trilogia “I nostri antenati” formata da “Il visconte dimezzato” (1952) e “Il cavaliere inesistente” (1959).
“Il Barone Rampante”, in particolare, è utilizzato nel filmato come metafora della vita di Calvino. Così come il giovane nobile Cosimo Piovasco di Rondò, che per una lite col padre per un piatto di lumache, decide di salire su un albero e di non scenderne più fino alla fine della sua vita, così Italo Calvino sceglierà di osservare il mondo e i contesti storici e politici che ha attraversato, “alla giusta distanza” per raccontarli attraverso il fantastico, la fiaba, le situazioni comiche, sempre alla ricerca di nuove possibilità narrative e di conoscenza. Il documentario utilizza il libro forse più simbolico di Italo Calvino come un prisma attraverso
cui ricostruire il rapporto tra la sua opera, la sua vita, le sue esperienze. Nel filmato, Calvino stesso conduce il viaggio alla scoperta del suo immaginario e lo fa attraverso la sua voce, che ritorna dalle sue interviste recuperate dai materiali di archivio, per dialogare, nel presente, con la voce speciale e privata della figlia Giovanna e con quelle di artisti e intellettuali contemporanei, che ripercorrono le fasi salienti della sua vita: dall’esperienza partigiana alla militanza nel PCI; dalla restituzione della tessera del partito comunista, dopo la dura repressione dell’insurrezione di Budapest del 1956 al rapporto creativo con città come Parigi e New York all’osservazione scientifica dell’ultima parte della vita. Tra gli intervistati: Giovanna Calvino, Ernesto Ferrero, Marie Fabre, Stefano Bollani, Letizia Modena, Mario Barenghi.