Punto Missioni Consolata, la mostra di solidarietà

Si è aperta il 26 novembre 2024 presso il «Punto Missioni Consolata» di piazza della Consolata 7 a Torino la tradizionale «Mostra di solidarietà» curata dagli «Amici Missioni Consolata» per sostenere due progetti in Etiopia e Costa d’Avorio: rispettivamente «Un banco per leggere e scrivere meglio» e «Formazione e attività insieme sotto un tetto». Al «Punto» – aperto dal martedì alla domenica dalle 10 alle 17.30 – si potranno così acquistare articoli religiosi, prodotti alimentari tipici, oggetti provenienti dai Paesi dove sono presenti i Missionari e le Missionarie della Consolata, decorazioni natalizie, bigiotteria d’epoca, manufatti della Mongolia e il ricavato andrà ai due progetti.
Il primo, «Un banco per leggere e scrivere meglio», riguarda l’Etiopia dove i Missionari della Consolata sono presenti dal 1910. Dal 1990 sono a Halaba Kulito, cittadina a 320 km dalla capitale dove è nata la «Scuola Cattolica Giuseppe Allamano». La sfida dei missionari è di aiutare la società attraverso l’istruzione. Attualmente la scuola è frequentata da 780 bambini e ragazzi ma per i missionari non è possibile comprare banchi in numero sufficiente e i bambini sono accalcati. L’obiettivo del progetto è di donare 80 banchi per creare un ambiente favorevole ad imparare meglio.
Il secondo progetto prende forma in Costa d’Avorio: padre Likono Alexander, Missionario keniano della Consolata, è parroco della parrocchia Saint Paul nella prefettura di Dianra. Dal 2002 la parrocchia si propone come piccolo centro pastorale e di alfabetizzazione in alcuni villaggi particolarmente isolati e poveri, senza possibilità di attività sociali, ricreative e istruttive. L’obiettivo è costruire alcune aule dove la gente possa incontrarsi, conoscersi, formare dei gruppi. Spazi che permetterebbero anche di alfabetizzare gli adulti e contrastare ciò che impedisce il progresso economico e sociale. Per costruire 3 aule in 3 villaggi è richiesto un contributo totale di 10.000 euro.
(Camilla TREMATORE su «La Voce E il Tempo» dell’1 dicembre 2024)