Museo diocesano di Torino: nuovo allestimento

Comunicato stampa del 29/03/2010

ARCIDIOCESI DI TORINO
UFFICIO COMUNICAZIONI SOCIALI
Via Val della Torre 3, 10149 Torino
Tel. 011.5156315 – fax 011.8283110 – comunicazioni@diocesi.torino.it
 

Si “allarga” il Museo Diocesano di Torino.
Dal 2 Aprile nuovi spazi di Museo e nuove collezioni saranno a disposizione della Città. Le tre chiese di San Giovanni, San Salvatore e Santa Maria erano già nel cuore della Torino romana; su di esse, 500 anni fa, venne costruito il Duomo attuale.
Il nuovo ampliamento del Museo è stato realizzato con il sostegno economico di: Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT, ARCUS S.P.A. e Arcidiocesi di Torino.
Dal 2008, nella Chiesa inferiore, grande quanto la stessa Cattedrale, queste chiese antiche tornano ad essere “visibili”, lungo il percorso del Museo Diocesano. Inaugurato l’11 dicembre 2008 dall’Arcivescovo di Torino, il Cardinale Severino Poletto, il Museo ospita oltre cento opere d’arte. L’allestimento, curato dagli architetti Maurizio Momo e Chiara Momo con la consulenza dello storico dell’arte don Natale Maffioli, consente di ammirare i resti delle antiche basiliche, inseriti in un percorso lungo il quale si raccolgono le principali testimonianze artistiche e religiose della Chiesa torinese realizzate lungo 15 secoli di storia: paramenti, quadri, statue, calici, ostensori, reliquiari.
“Fin dall’inizio del mio ministero episcopale a Torino manifestai il desiderio di dotare la Città e la Chiesa torinese del Museo Diocesano, sull’esempio di numerose altre Diocesi italiane, ha sottolineato il Card. Poletto. Il Museo Diocesano non è solo un luogo di cultura e di arte, ma anche un prezioso strumento di evangelizzazione e di catechesi. Attesta, infatti, l’opera di inculturazione della fede da parte della comunità cristiana e nello stesso tempo ne accresce il senso di appartenenza alla collettività. In quest’ottica il Museo Diocesano diventa per la donna e l’uomo di oggi alla ricerca di prospettiva e di senso al proprio presente un’agorà aperta alla riflessione, al confronto e all’incontro”.
Il visitatore è accolto dai Volontari che svolgono anche servizio di guida: appartenenti a diversi gruppi culturali ed ecclesiali hanno ricevuto una formazione specifica per illustrare, con discrezione, il significato e le caratteristiche degli oggetti esposti.
“Con il nuovo allestimento la collezione è praticamente raddoppiata, aggiunge don Luigi Cervellin, Responsabile del Museo Diocesano di Torino. Provenienti da chiese parrocchiali, confraternite ed enti religiosi, le opere sono state distribuite in aree tematiche storico-liturgiche, che illustrano i momenti principali del Mistero cristiano. Collocato al centro del polo artistico di Torino, il Museo Diocesano intende svolgere un ruolo di dialogo con la cultura contemporanea”.
 
“Siamo orgogliosi di essere qui oggi a presentare, a pochi giorni dall’inizio dell’Ostensione della Santa Sindone, la conclusione dei lavori di allestimento del Museo Diocesano di Torino – ha affermato Rosaria Cigliano, responsabile dell’area patrimonio artistico della Compagnia di San Paolo – La nostra fondazione ha sostenuto sin dall’inizio questo progetto, nell’ottica di contribuire a migliorare un polo storico e religioso che, insieme alla cattedrale, alla Cappella della Sindone e alle preesistenze archeologiche delle chiese medioevali contribuirà alla valorizzazione di questa parte della città. La Compagnia di San Paolo persegue ormai da anni l’obiettivo della creazione di un distretto culturale museale nel centro storico di Torino: attraverso il Programma Musei, avviato nel 2000, la nostra fondazione ha stanziato contributi per circa 80 milioni di euro”.
 
“Il contributo al riallestimento del Museo Diocesano – afferma Mario Rey, intervenuto in rappresentanza del Presidente della Fondazione CRT Andrea. Comba – che custodisce la fede cristiana torinese, rappresenta appieno lo spirito del progetto di recupero delle Cattedrali del Piemonte e della Valle d’Aosta e della loro cultura storica – cui sono stati destinati complessivamente circa 20 milioni di euro dal 2005 – L’operazione torinese consentirà infatti la piena valorizzazione del patrimonio della Cattedrale, dall’indiscusso valore cristiano, storico e culturale”.
 
“Il progetto ambizioso di ARCUS – sottolinea l’Ing. Carolina Botti, Direttore Centrale ARCUS – è diventare il “collante” che consente di rendere operativa la capacità sistemica di promozione e sostegno progettuale per la realizzazione di iniziative mirate a migliorare il quadro dei beni e delle attività culturali, in un’ottica di sempre migliore conservazione, fruizione e valorizzazione. Arcus, muovendosi opportunamente, favorisce la necessaria convergenza di tutti i soggetti, contribuendo quindi al successo dei progetti culturali di volta in volta identificati”. Il Museo è organizzato in maniera tale da poter accogliere anche mostre temporanee, con ulteriori spazi per il laboratorio didattico multimediale. 
  

Il Direttore dell’Ufficio Comunicazioni Sociali
Don Livio DEMARIE
+39 377 1168020
 
 
 
 
condividi su