ARCIDIOCESI DI TORINO
UFFICIO COMUNICAZIONI SOCIALI
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Messaggio del Cardinale Arcivescovo
letto in occasione delle esequie di Giorgio Munteanu
Carissimi,
mentre si sta svolgendo la funzione funebre in suffragio del giovanissimo Giorgio, ragazzo romeno ucciso in modo tragico da altri giovani, desidero, come Arcivescovo di questa città e Diocesi, far giungere una parola che sia di conforto, fondata sulla preghiera e sulla Parola di Dio.
Mi rivolgo in particolare ai genitori di Giorgio e ai suoi familiari e amici per manifestare la mia vicinanza di affetto e di sostegno al loro immenso dolore, invocando dal Signore la forza di sopportare una croce così pesante e soprattutto chiedendo a Lui il dono straordinario di poter perdonare.
La mia parola si rivolge inoltre a tutta la comunità della parrocchia di Nostra Signora della Salute, presente a questa celebrazione, e alla comunità dei fratelli ortodossi, alla quale appartiene alla famiglia di Giorgio mentre Giorgio era membro a tutti gli effetti della Chiesa cattolica per invitare a fare anche di questo tragico evento occasione di preghiera e di riflessione sulle attuali condizioni dei giovani in questa nostra società.
Quando un ragazzo buono, studioso, che non faceva male ad alcuno, viene aggredito in modo così inspiegabile e ucciso sulla strada, noi dobbiamo riflettere sui motivi per cui accadono queste tragedie.
Domenica scorsa, nella solennità di San Giovanni Bosco, celebrando la S. Messa nella basilica di Maria Ausiliatrice ho voluto prendere lo spunto dalluccisione di Giorgio per suscitare in tutti gli adulti e nei giovani un senso di maggior responsabilità e rispetto nei confronti della vita.
Questo è il momento del silenzio, della preghiera e della solidarietà. Come Arcivescovo di Torino sono vicino a tutti voi e in particolare ai cari genitori di Giorgio, ai suoi familiari e amici, e vi mando una speciale benedizione confortatrice, perché soltanto con laiuto del Signore si riesce a sopportare un peso così grande e a fare anche di questa tragedia un motivo in più per impegnarci tutti la società civile, le famiglie, la scuola, le parrocchie per riuscire a dare ai giovani ideali alti e valori fondamentali affinché non accadano più fatti di questo genere.
Sentitemi spiritualmente presente e accogliete il mio affetto e la mia cordiale benedizione.
+ Severino Card. POLETTO
Arcivescovo di Torino
Il Direttore dell’Ufficio Comunicazioni Sociali
Don Livio DEMARIE
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