Come il pensiero cristiano, la riflessione sulla fede, il vivere stesso della Chiesa sono segnati dallEucaristia? È questa la domanda che ha fatto da sfondo al 22° convegno nazionale dellAti, lassociazione dei teologi italiani, che si è tenuto a Torino dal 29 agosto al 2 settembre.
Lincontro dei teologi italiani (uomini e donne, sacerdoti religiosi e laici, che studiano ed insegnano la teologia dogmatica nelle Facoltà e negli Istituti di scienze religiose del Paese) ha una cadenza biennale ed è sempre loccasione per fare il punto sugli argomenti che più di altri riguardano da vicino il «pensare la fede». Il precedente convegno era stato dedicato al riferimento essenziale della Teologia, vale a dire la Scrittura, questanno la scelta è quella di dedicare tempo e riflessione ad un altro tema essenziale quello dellEucaristia intesa come «segno e luogo istitutivo dellidentità e della missione della comunità dei discepoli di Gesù». È evidente il legame con laltro avvenimento ecclesiale che coinvolgerà tutta lItalia la settimana successiva il Congresso Eucaristico nazionale ad Ancona.
Il congresso 2011 si è svolto allhotel Parlapà di Alpignano (via Fornace, 49) ed è iniziato il 29 agosto alle 16 con i saluti delle autorità e le relazioni di Piero Coda (presidente uscente dellATI), Francesco Scanziani e Maurizio Marcheselli dedicate allintroduzione del tema e a fare il punto sul cammino compiuto nei pre-congressi e nel precedente appuntamento. Nei giorni successivi si sono altrnate nelle mattinate le relazioni fondamentali e nel pomeriggio c’è stato spazio per i gruppi di studio (martedì 30) per gli adempimenti congressuali (mercoledì 31), per una visita alla Reggia di Venaria e al centro di Torino (giovedì 1). LEucaristia non è stata solo oggetto di discussione ma è stata anche vissuta direttamente dai partecipanti nelle celebrazioni che presiedute il martedì alle 7,30 dal card. Severino Poletto, arcivescovo emerito, il mercoledì da mons. Piero Coda e giovedì 1 alle 19 nel Santuario della Consolata da mons. Cesare Nosiglia, arcivescovo di Torino (in allegato il testo integrale della sua omelia).
Il tema centrale è quello dellEucaristia in relazione al pensiero cristiano ma questo tema si è articolato seguendo due filoni più specifici. Il primo è quello che è volto a cogliere come la centralità dellEucaristia abbia inciso ed incida nel pensare la fede ma anche sullarte, la mistica e sul rapporto tra uomo e donna nel matrimonio. Questultimo aspetto è stato scelto proprio per sottolineare come la comunione che fonda la vita di coppia sia anchessa immagine dellEucaristia. Sono questi i temi trattati e discussi nelle relazioni, nei dibattiti e nei gruppi di studio che hanno animato i giorni del congresso.
Il secondo filone è quello cui è stata dedicata, in modo particolare, lultima mattinata del congresso (venerdì 2 settembre) e si è occupato in modo più diretto dellannuncio della fede cristiana in relazione allEucaristia ed inserito nel contesto di un mondo, quello contemporaneo, segnato dal post moderno e dalla globalizzazione. La relazione di partenza su questo tema è stata quella di don Roberto Repole, docente alla Facoltà di Torino e membro del Consiglio direttivo dellATI, su «Eucaristia e logos annunciato. Una chiave interpretativa» cui sono seguiti alcuni approfondimenti con lo sguardo rivolto ai diversi continenti: Paolo Gamberini ha presentato il contesto asiatico, Giovanni Ferretti quello europeo ed Ermis Segatti quello dellAmerica Latina.
Nel corso del congresso sono stati anche eletti il Presidente, il vice-Presidente e gli altri membri del Consiglio di Presidenza dellassociazione che da dopo il Concilio riunisce i teologi italiani.