23 ottobre – Giornata missionaria mondiale: veglia in Duomo

Sabato 22 in Cattedrale anche la consegna del mandato missionario a don Gobbo e don Gaino

Una nuova missione per la Chiesa torinese. Dopo aver concluso l’impegno venticinquennale a Lodokejek nella diocesi kenyota di Maralal, un nuovo aiuto da due sacerdoti «fidei donum» torinesi sarà offerto alla Chiesa africana, questa volta alla diocesi di Nairobi.

 
Partiranno il prossimo 17 novembre don Mauro Gaino e don Beppe Gobbo che sabato 22 ottobre hanno ricevuto dall’Arcivescovo il mandato missionario durante la veglia in duomo (in allegato il testo integrale dell’omelia di mons. Nosiglia).
 
L’appello che mons. Nosiglia aveva lanciato il Giovedì santo per il servizio fidei donum era stato accolto da don Giuseppe Gobbo, parroco dal 2000 a Riva di Chieri e già missionario fidei donum dalla metà degli anni ’80 a Lodokejeck. Don Giuseppe si unisce così a don Mauro Gaino, che dal 2003 era fidei donum a Lodokejeck per dare vita a una nuova missione nella periferia di Nairobi, come richiesto dall’Arcivescovo di Nairobi, card. John Njue.
 
«Dopo la conclusione dell’esperienza di Lodokejek – spiega don Bartolo Perlo, direttore dell’Ufficio missionario diocesano – abbiamo chiesto la collaborazione dell’Arcivescovo di Nairobi per capire a quale realtà potessimo venire in aiuto. È stata così individuata la zona di Embakasy. Si tratta di una zona vicina all’aeroporto nella periferia della città che negli ultimi anni ha visto una forte crescita».
 
Nella zona esiste un’unica grande parrocchia in continua e veloce espansione, per cui c’è la necessità urgente della creazione di una nuova parrocchia, smembrata dalla primitiva. Questa nuova parrocchia sarà affidata a don Mauro e don Beppe, che avvieranno le attività pastorali e di aiuto alla popolazione.
Un nuovo invio dunque che, alla Vigilia della Giornata Missionaria Mondiale del 23 ottobre, è stato ufficializzato con la veglia in duomo sabato 22 alle 20.45. Alla veglia erano presenti il cardinale Njue di Nairobi e mons. Nosiglia, che ha consegnato il crocifisso e il Vangelo, simboli del mandato missionario, a don Gaino e don Gobbo.
 
La celebrazione ha ripreso il tema della 85a Giornata missionaria mondiale «Testimoni di Dio, testimoni della misericordia» e prevedeva la testimonianza di padre Nicholas Mutoka. Padre Mutoka è un Missionario della Consolata kenyano che, ordinato lo scorso settembre, svolgerà la sua missione qui a Torino presso Cam (Centro di animazione missionaria) dei Missionari della Consolata. Un richiamo dunque allo spirito missionario che deve animare i cristiani in ogni luogo come ha sottolineato il Benedetto XI nel suo messaggio per la Giornata: «attraverso la partecipazione corresponsabile alla missione della Chiesa – ha sottolineato il Papa – il cristiano diventa costruttore della comunione, della pace, della solidarietà che Cristo ci ha donato, e collabora alla realizzazione del piano salvifico di Dio per tutta l’umanità. Le sfide che questa incontra, chiamano i cristiani a camminare insieme agli altri, e la missione è parte integrante di questo cammino con tutti. In essa noi portiamo, seppure in vasi di creta, la nostra vocazione cristiana, il tesoro inestimabile del Vangelo, la testimonianza viva di Gesù morto e risorto, incontrato e creduto nella Chiesa».
 
Nella veglia, animata dal coro missionario Amami e dai parrocchiani di Riva di Chieri che hanno espresso il desiderio di accompagnare anche nella liturgia l’invio di don Beppe, sono state raccolte offerte per i progetti delle Pontificie opere missionarie, così come avvenuto nelle celebrazioni domenicali in tutte le chiese del mondo.
 
Federica BELLO
Testo tratto da «La Voce del popolo» del 23 ottobre 2011
 
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