A quasi due mesi dallevento sismico che ha interessato vaste zone di Emilia, Lombardia e Veneto, le diciassette Caritas diocesane del Piemonte e Valle dAosta iniziano a costruire il percorso di gemellaggio con le parrocchie del comune di Medolla, provincia di Modena, Arcidiocesi di Modena. Labbinamento è stato scelto in base alle problematiche e alle possibilità da Caritas Italiana su indicazione della Conferenza Episcopale Italiana e coinvolgerà le Chiese piemontesi per diversi mesi.
Laspetto innovativo delliniziativa consiste nella coprogettazione delle azoni di gemellaggio tra le due parrocchie di Medolla, la Caritas diocesana di Modena e la Delegazione regionale Caritas Piemonte-Valle dAosta. Venerdì 13 luglio si è svolto il primo incontro tra gemellandi a Medolla, presenti lArcivescovo di Modena e il Delegato regionale Caritas Piemonte. Si partirà operativamente dopo lestate.
Ingenti i danni riscontrati nel paese emiliano, noto alle cronache per il crollo di alcuni capannoni industriali e la morte di operai. Le due chiese sono del tutto inagibili, come le scuole. Quattrocento gli alloggi da rendere nuovamente idonei allabitazione, con forti spese preventivate. Moltissime le aziende agricole danneggiate. Sono presenti due tendopoli spontanee, in una delle quali è anche nato un bimbo. Gli abitanti, il parroco, le suore, gli operatori pastorali sono molto determinati: inizieranno a ricostruire la comunità, creando centri di incontro e servizio e luoghi dove sia possibile anche pregare.
La richiesta più pressante è quella di esserci, di farsi sentire vicini anzitutto curando le relazioni e aiutando a progettare il futuro della comunità medollese. Alcune azioni concrete sono già in atto, grazie alla parrocchia di Barge, a quella di Santena e al comune di Villafranca Piemonte.
Su “La Voce del Popolo” del 22 luglio 2012 un ampio réportage da Medolla a cura di Pierluigi Dovis, delegato regionale Caritas Piemonte.