«Due allenamenti ed una partita» è il progetto del nuovo Ufficio per la Pastorale dello Sport attivo, nella diocesi di Torino, dal 1° settembre 2012. Infatti «due allenamenti ed una partita» rappresentano gli appuntamenti normali minimi di ogni società sportiva nell’arco di una settimana e caratterizzano, insieme ad una serie di articolati elementi strutturali (costituzione giuridica e statuto, presidente e cariche sociali, impiantistica ecc…) quello che è definito come «sport organizzato» e che richiede un impegno minimo settimanale, in media, di almeno dieci ore sia per gli atleti che per dirigenti ed allenatori. Questo fenomeno si presenta anche nelle società sportive degli oratori, parrocchie, scuole cattoliche.
L’ufficio per la Pastorale dello Sport vuole essere un osservatorio interattivo con le società sportive collegate all’arcidiocesi di Torino per sviluppare una pastorale dello sport ispirata ai contenuti del piano pastorale diocesano e degli orientamenti pastorali della Cei 2010-2020 («Educare alla vita buona del Vangelo») adatta alla situazione e alle richieste delle società sportive, in costruttivo dialogo con uffici pastorali diocesani, istituzioni, federazioni, enti di promozione sportiva ed associazioni sportive.
Dal censimento fatto in diocesi nel 2000 (cfr. Fabrizio Fassino, Silvana Bottignole, Sport ed evangelizzazione: parrocchia, oratorio, territorio) risultavano operanti negli oratori, parrocchie e scuole cattoliche più di cento società sportive; questo dato si sta confermando, in proiezione, anche nellaggiornamento tuttora in corso dal quale si rileva che alcune società si sono estinte (cercheremo di scoprire le cause) mentre altre hanno iniziato per la prima volta le loro attività. Altro dato emergente è la sofferenza patita da alcune nostre società bocciofile, sano ritrovo terapeutico per i nostri anziani. LUfficio è intento, infatti, a rilevare risorse e problemi delle nostre società sportive per studiare insieme soluzioni concrete e sviluppare percorsi formativi per le figure educative primarie (dirigenti ed allenatori) anche con lorganizzazione di convegni e manifestazioni, mirando ad evitare quei luoghi comuni e retorici purtroppo abbondanti in certa «convegnistica» sportiva.
L’impegno e la fatica dei circa 2 mila allenatori e dirigenti delle nostre società sportive, alfieri di uno sport amatoriale ben diverso da quello luccicante dello «show-bussiness», è stato ben tratteggiato dall’illuminante ricerca della sociologa Silvana Bottignole (cfr. Lo sport dei valori, Bradipolibri, 2005), che ha intervistato a campione 600 atleti, dirigenti ed allenatori di 70 società sportive. La ricerca è culminata nel premio Piergiorgio Frassati- Silvio Dissegna – Giovanni Paolo II consegnato nel settembre 2006 alle società sportive con più di dieci anni di attività. Infatti negli oratori, parrocchie e scuole cattoliche dellarcidiocesi operano società sportive con più di cinquantanni di storia (la Kolbe li ha compiuti quest’anno e la San Bernardo di Carmagnola li farà nel 2013) e molte altre con più di trent’anni di attività.
In generale le nostre società sportive sono favorevoli a realizzare «lo sport dei valori» praticando il «fair play» ed i «comportamenti etici» sul campo e fuori.
LUfficio per la Pastorale dello Sport ha sede nella Curia di via Valdellatorre 3 (il martedì dalle 10 alle 12 tel. 011.5156345) e si avvale della collaborazione di un team consultivo formato da laici e sacerdoti con alle spalle anni di esperienza di sport organizzato; inoltre ha una sede operativa nella parrocchia Immacolata Concezione e San Giovanni Battista di via Monte Corno 36 a Torino (il mercoledì e venerdì dalle 15 alle 19 tel. 0113171351).
Un primo appuntamento, organizzato dall’Ufficio per la Pastorale dello Sport, è la Messa dello sportivo in Duomo alle 20.45 dell8 dicembre 2012 (anno Olimpico e anno della Fede) con il vescovo Cesare Nosiglia e le società sportive invitate (nella sezione «Documenti» del sito il testo integrale dell’omelia dell’Arcivescovo).
Giovanni Paolo II ha detto: «Lo sport è un dono di Dio», affermazione che le nostre società sportive, lontane dalle luci della ribalta, si sforzano di realizzare con applicazione e dedizione, trasformando questo «dono» in gioia e vita per bambini, adolescenti, giovani, adulti, ed anziani.
don Fabrizio FASSINO
Direttore Ufficio per la pastorale dello Sport