Rinuncia di Benedetto XVI: la dichiarazione di mons. Cesare Nosiglia

La riflessione dell'Arcivescovo emerito card. Severino Poletto. I nomi dei cardinali elettori piemontesi. Sospesa la visita ad limina

Di seguito le dichiarazioni dell’Arcivescovo di Torino, mons. Cesare Nosiglia, e del’l’Arcivescovo emerito, card. Severino Poletto, a margine dell’annuncio di Benedetto XVI di lunedì 11 febbraio 2013.
 
In allegato il commento del can. Alessandro Giraudo, docente di Diritto canonico alla Facoltà teologica dell’Italia settentrionale – Sez. parallela di Torino, l’elenco dei 7 cardinali piemontesi elettori e due note sulla visita ad limina rinviata delle Diocesi di Piemonte e Valle d’Aosta.
 
Nella sezione Documenti del sito l’invito di mons. Cesare Nosiglia alla preghiera per il Papa e la Chiesa.
 
Dichiarazione di Mons. Nosiglia:
«Poche volte, nella sua storia, la Chiesa è stata chiamata a vivere momenti come questo. Il Papa, nel pieno delle sue facoltà personali e dei suoi poteri, annuncia le dimissioni, creando una situazione assolutamente inedita. Al di là delle tante informazioni e discussioni io credo, carissimi, che è prima di tutto nella preghiera che dobbiamo accogliere questa notizia.
 
Preghiera per la persona del Papa innanzitutto. Quali che siano le ragioni che hanno accompagnato Benedetto XVI a una decisione di tale portata, noi vogliamo essere vicini a lui, nell’intimità di Dio, a chiedere conforto, speranza, consolazione: per lui e anche per noi, che ci ritroviamo, davvero, “orfani” di un pastore che è per noi padre amorevole e amabilissimo. Lo dico per me prima di tutto: lui mi ha scelto come vostro vescovo, mandandomi a una comunità che conoscevo poco ma che ho imparato ad amare.
 
Ma per la Chiesa e l’intera comunità civile torinese Benedetto XVI è il grande Papa venuto pellegrino alla Sindone il 2 maggio 2010. Ho sentito il calore di quell’incontro ben vivo in mezzo a voi, insieme con la memoria di un abbraccio che aveva toccato tutti: da chi vive al Cottolengo ai giovani, dai pellegrini della Sindone alle migliaia di torinesi che hanno voluto vivere quel giorno straordinario vicino a lui. Per quella giornata, come per tutto il suo magistero, la nostra riconoscenza è grande.
 
Oggi noi ci ritroviamo nello sconcerto e nella tristezza, ma il Signore ci aiuterà a comprendere meglio la grandezza del gesto che il Papa ha compiuto: la sua disponibilità senza limite a fare la volontà di Dio.
 
Ringraziamo, dunque, Benedetto XVI perché con questa decisione coraggiosa ci dice, in modo luminoso, tutta l’umiltà e tutto l’amore per la Chiesa che egli ha vissuto, nella sua vita di prete, professore, vescovo, cardinale, Papa.
Mons. Cesare Nosiglia
Arcivescovo di Torino»
 
Riflessione del Card. Poletto: 
«Sono rimasto sconcertato e ammirato. Solo un santo come lui poteva arrivare a compiere un tale gesto». È ciò che ha provato il card. Severino Poletto, arcivescovo emerito di Torino, dopo aver appreso della decisione del Santo Padre. Ammirazione che si è manifestata con un telegramma inviato a Benedetto XVI in cui ha inoltre evidenziato che la sua stima verso di lui, che era già grande, dopo questo gesto è cresciuta ancora di più.
 
«Un uomo come lui», evidenzia il Cardinale, «con la cultura teologica, con la fede, con la capacità che ancora aveva di comunicare e fare arriva a riconoscere che il calare delle forze richiede energie diverse per guidare la Chiesa dimostra una fede in Gesù Cristo e un amore alla Chiesa che solo la santità e l’umiltà che lo contraddistinguono potevano portarlo al gesto, dopo quasi settecento anni che non era più accaduto, di rinunciare al papato prima della morte».
 
Il cardinale Poletto se il conclave sarà convocato prima del 18 marzo (giorno in cui compirà 80 anni) non solo parteciperà ai lavori preparatori ma avrà anche diritto di voto per l’elezione del nuovo Papa. «Mi auguro», conclude, «di poter ringraziare di persona Benedetto XVI in questo mese che è ancora in carica».
 
 
condividi su