E’ iniziato giovedì 25 aprile il Pellegrinaggio diocesano a Lourdes presieduto dallArcivescovo nellAnno della fede e si protrarrà fino al 1° maggio prossimo (nella sezione “Documenti” del sito il testo del Saluto di mons. Nosiglia ai partecipanti al pellegrinaggio).
Al viaggio, coordinato dagli Uffici pastorali Salute e Turismo sezione Pellegrinaggi, partecipano tutte le associazioni che organizzano pellegrinaggi in diocesi e precisamente lOdp, (Opera diocesana pellegrinaggi) lUnitalsi, lOftal, la Santa Maria e lOrdine di Malta.
Le cinque organizzazioni hanno realizzato il programma del pellegrinaggio in tutti gli aspetti insieme, sotto la guida dei responsabili degli Uffici pastorali diocesani.
Gli aderenti al Pellegrinaggio sono oltre mille: 600 si sono recati a Lourdes in treno e i restanti in 5 pullman e con un aereo organizzato dallOdp.
Significativa la presenza di malati e disabili, circa 300, accompagnati da altrettanti volontari barellieri e dame delle diverse associazioni che in questo pellegrinaggio si mescoleranno in uno spirito di comunione segno dellappartenenza alla stessa diocesi, più che alla propria singola associazione.
Il treno speciale è partito dalla stazione di Porta Nuova a Torino giovedì 25 aprile alle 13,15, presente anche lArcivescovo, che ha viaggiato in treno con gli ammalati ed i pellegrini verso Lourdes, dove si è giunti alle ore 8,45 del 26 aprile.
La presenza dellArcivescovo, che presiede il pellegrinaggio, rende visibile questa comunione fra le diverse componenti della Chiesa torinese.
Oltre ai malati e ai volontari sono presenti alcuni giovani che rappresentano il Sinodo in corso e alcuni di quelli che hanno partecipato al Progetto di orientamento al mondo del volontariato nella sofferenza, promosso dal Vssp e da diversi Uffici pastorali. Sono presenti anche i 10 diaconi del nostro Seminario diocesano, che saranno ordinati sacerdoti a giugno.
Il tema pastorale di questanno nella città mariana è: «Lourdes una porta della fede», in riferimento allAnno della Fede che la Chiesa sta celebrando e nel cui solco si inserisce il nostro pellegrinaggio.
Le celebrazioni, la catechesi e la fraternità riempiranno le giornate vissute a Lourdes, guidate dalla parola e dalla presenza di mons. Nosiglia.
Un fazzoletto al collo giallo e blu con la scritta «Arcidiocesi di Torino, Pellegrinaggio Diocesano» e il logo dellAnno della fede, è il segno di riconoscimento che caratterizza i mille pellegrini torinesi a Lourdes.
don Marco BRUNETTI
Direttore Ufficio pastorale della Salute
Anche i giovani vanno alla Grotta
Sono partiti per il pellegrinaggio diocesano a Lourdes anche 25 giovani che in questi mesi, grazie al progetto «Orientamento al volontariato nel mondo della sofferenza» si sono preparati al servizio che svolgeranno accanto a malati, anziani e disabili. Il progetto, promosso dal Vssp (Centro servizi per il volontariato) e dallUfficio di pastorale della Salute, ha lobiettivo di accompagnare i giovani alla conoscenza del volontariato nel mondo della fragilità e della sofferenza mettendoli in contatto con le fasce più deboli della società affinché dopo il progetto possano trovare lo slancio per rendersi utili al volontariato attraverso impegni continuativi allinterno di specifiche associazioni.
Liniziativa negli anni scorsi, dal 2006 al 2010, ha avuto altre edizioni, oggi grazie al finanziamento da parte del Vssp torna ad offrire questa opportunità ai ragazzi. I giovani, che provengono da diverse parrocchie della diocesi, nel corso di cinque incontri formativi si sono avvicinati alla dimensione della sofferenza e del servizio; in particolare un pomeriggio si sono recati al Cottolengo, dove è avvenuta una prima esperienza attraverso lincontro con i volontari già impegnati e con gli ospiti della struttura.
«Il volontariato è una palestra di vita commenta don Marco Brunetti, direttore dellUfficio di pastorale della Salute, che guida il gruppo di giovani a Lourdes educa i giovani alla vita cristiana e allattenzione verso il prossimo. Ho sperimentato più volte prosegue don Brunetti – quanto i giovani nel momento in cui intraprendono un percorso di servizio in unassociazione, allinterno di un progetto specifico, cominciano pian piano a cambiare i propri orizzonti ed ad orientarsi in maniera diversa nella propria vita. I ragazzi grazie ad esperienze di servizio toccano con mano quanto tutta la dedizione e le attenzioni che offrono ai malati ritornano indietro moltiplicate.
Il progetto conclude dopo lo stage di servizio a Lourdes mira ad indirizzare i giovani allimpegno continuativo allinterno di associazioni di volontariato in modo da favorire il cambio generazionale». A Lourdes i giovani alterneranno momenti di servizio, in cui si affiancheranno ai volontari dellUnitalsi per accompagnare i malati alle celebrazioni del pellegrinaggio guidato dallArcivescovo, e momenti in gruppo utili alla condivisione delle esperienze vissute durante il servizio, e a riflessioni di don Brunetti sulla spiritualità e il messaggio di Lourdes.
Stefano DI LULLO