«E non cè unaltra strada che quella che passa da Te […] e mi accorgo che non cè altra strada che non sia la tua». Con questi versi si è aperto il cammino del secondo anno del Sinodo dei Giovani, tratti dal nuovo canto (di Massimo Versaci) che ha risuonato sotto le volte delle Porte Palatine di Torino, sabato 14 settembre, durante lo START UP della Pastorale Giovanile.
«Il luogo è stato scelto per la sua intensa pregnanza simbolica», spiega don Luca Ramello, Direttore dell’Ufficio Giovani della Diocesi. «Il primo richiamo è al cammino, evidente riferimento al Sinodo dei Giovani (in allegato un articolo dell’Arcivescovo e dei giovani dell’équipe che traccia il bilancio del primo anno di cammino). Gli oltre trenta stand delle varie realtà educative e pastorali che operano in campo giovanile nella Diocesi di Torino sono stati collocati sull’antica Via Romana e sono stati un invito a «camminare insieme» sulle strade antiche e nuove delle nostre città, condividendo doni e risorse per l’annuncio del Vangelo. Il secondo richiamo è stata la preghiera presso una delle Porte monumentali della città romana.
L’Anno della Fede che stiamo vivendo rappresenta non solo un invito a riscoprire quanto la Porta della Fede, pur stretta, sia sempre aperta per noi ma anche un forte impulso a far sì che essa sia spalancata nelle nostre città, nei nostri luoghi di vita, soprattutto per coloro che non ne percepiscono più la bellezza. Ecco perché la preghiera, con cui l’Arcivescovo di Torino, Mons. Cesare Nosiglia, ha dato lo «START UP» ai suoi giovani presso le Porte Palatine, invoca una nuova apertura della «Porta Fidei» nella cultura e nella vita dei giovani della Torino di oggi».
E proprio da Mons. Nosiglia è giunto un ulteriore richiamo ai giovani alla condivisione del cammino per un futuro che non incuta paura, analogamente a quanto richiesto per l’Agorà del Sociale.
«L’Arcivescovo ha consegnato un messaggio con un chiaro e impegnativo appello: “Andate!”. “Andare” significa accogliere il mandato missionario del Risorto, potentemente risuonato a Rio durante l’ultima GMG; “andare” significa prendersi cura di quella “vigna del Signore” che è la Chiesa. Ma “andare” chiede anche di “ripartire delle periferie» come dice Papa Francesco». Questo significa – secondo Mons. Nosiglia – «guardare in faccia coloro che sono delusi e disorientati, come tanti ragazzi che frequentano gli Oratori o giovani che hanno perso il senso della vita e si lasciano andare senza ideali alti e belli, vivendo alla giornata e molti altri ancora che stanno fuori, ai margini ormai della comunità».
Triplice appuntamento dunque per i giovani di Torino: nel pomeriggio in Piazza Castello nell’ambito delle manifestazioni pubbliche delle Settimane Sociali; presso le Porte Palatine, con l’apericena dalle ore 18 alle 21 e di nuovo in Piazza Castello per lo spettacolo serale che ha chiuso la lunga giornata (info su www.upgtorino.it).
Nella speranza che ogni giovane possa davvero ancora cantare: «E non cè unaltra strada che quella che passa da Te!».