È possibile e opportuno parlare di rilancio degli Oratori in Diocesi di Torino? Per quali fasce di età? Bambini, ragazzi e adolescenti o anche giovani? Se sì, come e perché? E gli adulti? È desiderabile una loro presenza? Con quale stile?
Per tentare di rispondere a queste ed altre impegnative domande circa la pastorale di Oratorio è necessario un discernimento comunitario e questo ha sicuramente bisogno di tempo.
La mattinata di studio svoltasi sabato 12 ottobre 2013, dalle ore 9.30 alle ore 12.30, presso il Centro Congressi del Santo Volto (via Val della Torre, 3 – Torino) non aveva la pretesa di affrontare tutte queste domande né, tantomeno, di dar loro risposta. Essa voleva innanzitutto riprendere la tradizione di appuntamenti annuali dedicati all’approfondimento teologico di tematiche rilevanti per il servizio pastorale con le giovani generazioni, di cui l’Oratorio – pur fra altre proposte – rappresenta «una via privilegiata per educare alla vita buona del Vangelo», come precisa l’Introduzione alla Nota.
Il percorso del Sinodo sta infatti ritmando anche le scansioni della riflessione sulla pastorale giovanile, a partire dalla prima questione messa in discussione da parte del cammino sinodale, quella delle GENERAZIONI. Proprio l’approfondimento di questo specifico tema ha orientato i lavori del Convegno «Forever Young? Chi sono i protagonisti dell’Oratorio?».
Sono stati trasmessi due video interventi, di don Michele Falabretti, Direttore del Servizio Nazionale di Pastorale Giovanile (CEI) e di don Michele Roselli, Direttore dell’Ufficio Catechistico di Torino, cui è stata affidata una breve introduzione al tema a partire da due prospettive distinte ma correlate, rispettivamente quella del rapporto dell’Oratorio con la «giovinezza prolungata» (n. 7 della Nota) e con l’iniziazione cristiana (n. 13 della Nota), tema che sta impegnando la riflessione della Diocesi di questi anni.
Le relazioni in aula, moderate dal dott. Maurizio Versaci, sono state affidate a don Marco Mori, Direttore dell’Ufficio Oratori e Pastorale Giovanile della Diocesi di Brescia e Presidente del Forum Oratori Italiani (FOI) e a don Luca Ramello, Direttore dell’Ufficio di Pastorale Giovanile di Torino.
Il primo intervento si è occupato dei possibili o necessari legami tra pastorale giovanile e Oratorio mentre il secondo ha cercato di situare le sollecitazioni sul rapporto tra “Oratorio e generazioni” nell’attuale contesto pastorale della nostra Diocesi.
E’ seguita quindi una comunicazione del Direttore dell’Ufficio di Pastorale Sociale e del Lavoro, don Daniele Bortolussi, sulle esperienze di formazione – previste o già in atto – che intercettano in modo diretto il servizio pastorale degli Oratori. Si tratta delle attività proposte dalla Pastorale Sociale e del Lavoro in collaborazione con lUfficio Giovani: la Scuola di Formazione allimpegno sociale e Politico che avrà inizio sabato 26 ottobre con la presenza dell’Arcivescovo e del Vice Sindaco di Torino Elide Tisi, il progetto Policoro che avrà il suo avvio nella Parrocchia di Orbassano e che propone dei percorsi di formazione e attività per i giovani sul tema del lavoro, lOpera Diocesana Città dei Ragazzi che dalla primavera prossima potrà ospitare delle attività di educazione al lavoro e alla cittadinanza rivolte ai ragazzi e ai giovani (le informazioni si possono ricavare dal sito diocesano della Pastorale Sociale e del Lavoro www.www.diocesi.torino.it/psl).
Dopo un adeguato tempo di dibattito in sala, nella logica dell’esperienza sinodale, l’Arcivescovo Mons. Cesare Nosiglia ha concluso i lavori e indicato le priorità del discernimento educativo e del rilancio pastorale degli Oratori.
L’app è rivolto a quanti – preti, diaconi, religiosi e religiose, laici adulti e giovani – sperimentano la gioia e la fatica della responsabilità educativa in Oratorio.
L’equipe Ufficio Giovani
In allegato la locandina dell’incontro.