Sabato 28 dicembre, alle ore 10.00, mons. Cesare Nosiglia si è recato in visita ai bambini e alle famiglie rom che vivono nel campo al fondo di corso Tazzoli, al Centro Europa.
Il vescovo ha incontrato gli 85 bambini del campo di corso Tazzoli, incoraggiando le famiglie a sostenere il loro inserimento nella scuola e i bambini a frequentare le lezioni. Afferma il direttore dellUfficio per la pastorale dei Migranti Sergio Durando: «Lo sforzo di tutti è quello di costruire alternative alle situazioni di degrado e alle discariche a cielo aperto in cui molte volte vivono le popolazioni rom. La presenza del Vescovo e la sua attenzione ai bambini ci spinge a lavorare per costruire città in cui nessun bambino debba crescere nel fango e tutti possano trovare nella scuola unoccasione di socializzazione, di crescita, di costruzione del futuro».
Particolare attenzione è stata dedicata allinserimento/accoglienza dei minori allinterno della scuola dellobbligo, attraverso progetti appositi con i Servizi Educativi della città, e con il coinvolgendo di bambini e ragazzi nelle attività di doposcuola, corsi di lingua italiana, grazie alla presenza di alcuni educatori che svolgono un importante ruolo di accoglienza e mediazione sul territorio.
Lesperienza di accompagnamento allinserimento scolastico di minori rom si sviluppa a partire dallanalisi delle situazioni in ciascuna scuola e nelle singole classi, dove è concordato lintervento. Spesso queste situazioni sono caratterizzate da: bassi livelli di frequenza di molti allievi rom; ritardi nella preparazione didattica degli alunni rom rispetto ai compagni; difficoltà di inserimento relazionale nei gruppi-classe, anche per coloro che sono al secondo o terzo anno di media inferiore.
Gli interventi prevedono dunque una serie di azioni volte da un lato a riportare i minori rom a scuola e dallaltro a favorire le condizioni di una loro positiva permanenza allinterno delle classi.
Per simboleggiare l’importanza della scuola nel percorso di crescita, il Vescovo ha regalato a ogni bambino un quaderno e si è intrattenuto con loro per un momento conviviale e per gli scambi di auguri. La Nascita di Gesù, che abbiamo appena celebrato è un dono per tutti, che va annunciato e condiviso.
Al termine Il Vescovo ha continuato la sua visita ad un altro campo rom in Lungo Stura Lazio.
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