«La Quaresima è tempo di preghiera, di una preghiera più intensa, più prolungata, più assidua, più capace di farsi carico delle necessità dei fratelli», ha ricordato il Santo Padre nella celebrazione delle ceneri che mercoledì 5 marzo ha aperto la Quaresima; è tempo di una «preghiera di intercessione, per intercedere davanti a Dio per tante situazioni di povertà e di sofferenza».
In questo spirito la Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana ha chiesto che in tutte le chiese domenica 9 marzo ci fosse unintenzione di preghiera per la pace in Ucraina. A fronte di una situazione fattasi estremamente delicata, i Vescovi italiani hanno fatto proprio, inoltre, lauspicio espresso allAngelus domenica 2 marzo dallo stesso Papa Francesco, affinché le diverse componenti di quel Paese sappiano adoperarsi per il superamento delle incomprensioni e per costruire insieme il futuro della Nazione. Nel contempo, chiedono alla comunità internazionale di sostenere ogni iniziativa che sia in favore del dialogo e della concordia.
La preghiera a cui ha invitato la CEI voleva essere anche un segno tangibile di vicinanza alla numerosa comunità di ucraini residenti in Italia, comprensibilmente preoccupata per la sorte di familiari che vivono in Ucraina. Intanto si è costituito anche un gruppo di lavoro che vede coinvolte diverse Caritas nazionali europee, inclusa Caritas Italiana, che da anni sono impegnate sul territorio con programmi di sostegno alla popolazione ucraina.
In allegato alcune indicazioni per la liturgia a cura della Cei.