«È stata un’Ostensione tra le più partecipate e vissute dai pellegrini per intensità umana e spirituale. L’organizzazione e l’accoglienza è stata perfetta anche per l’amorevolezza e la simpatia dei volontari». Con queste parole giovedì 25 giugno 2015, presso il Seminario Metropolitano di Torino, monsignor Cesare Nosiglia, Arcivescovo di Torino e Custode pontificio della Sindone, ha tracciato il bilancio dell’Ostensione 2015, presente anche Elide Tisi, presidente del Comitato organizzatore dell’Ostensione e Vicesindaco di Torino. L’Ostensione è terminata ufficialmente mercoledì 24 giugno.
«Molto ampio e vario il profilo dei pellegrini», ha continuato l’Arcivescovo: «famiglie con bambini e ragazzi, giovani, senza fissa dimora e poveri, ortodossi ed evangelici, musulmani ed esponenti di altre religioni, persone provenienti da Paesi europei, America, Africa, Medio Oriente ed Asia». Ma anche numerose autorità del mondo ecclesiale e laico.
Il numero totale dei pellegrini in visita alla Sindone nell’Ostensione 2015 è costituto dalla somma delle persone che si sono prenotate e hanno effettuato il percorso, quelle che hanno partecipato alle celebrazioni in Cattedrale, i gruppi entrati direttamente dalla porta centrale senza prenotazione e dalle autorità e personalità accompagnate dal Cerimoniale: «Con questo calcolo», ha affermato il Custode pontificio, «il numero supera i due milioni di persone. A questi si devono aggiungere coloro che nei due giorni di visita del Papa lo hanno seguito lungo tutto il tragitto da Caselle a Torino, in tutte le piazze e vie dove è passato e ha sostato. Possiamo ben dire dunque che Torino ha accolto 3 milioni di persone».
Il Papa e tutto il suo seguito sono rimasti sorpresi dalla accoglienza entusiasta della gente, segno di grande affetto verso il Papa. «Il Papa», ha concluso mons. Nosiglia, «mi ha consegnato un ringraziamento e benedizione ai volontari della Sindone e a quanti si sono prodigati per la buona riuscita dell’Ostensione», inoltre «ha chiesto di usufruire del dono frutto delle offerte dei pellegrini dell’Ostensione e dei fedeli della diocesi di Torino, per un’opera di carità a favore degli ultimi a Torino. La cifra supera il milione di euro. Definiremo in questi giorni con la Caritas, l’Ufficio Migrantes e la Pastorale della Salute quale opera si potrà compiere». Il Papa ha inoltre scritto un biglietto di saluto e di benedizione ai ragazzi che lo hanno salutato in piazza Solferino e lungo il tragitto verso Caselle. «Dai discorsi e dai gesti del Santo Padre ricaveremo una Lettera pastorale alla città e alla Diocesi perché sia la base portante del nostro cammino comune per i prossimi anni».
In allegato il testo completo dell’intervento di mons. Nosiglia e le schede della cartella stampa.