Così la Caritas Nazionale ribadisce il proprio impegno a sostegno delle popolazioni terremotate, martedì primo novembre a poche ore dalla scossa di magnitudo 4,8 registrata nella mattinata, in provincia di Macerata. Ecco dunque che anche la Caritas torinese si inserisce in questa nuova fase: già pronta ad avviare il gemellaggio con Arquata del Tronto colpita dal sisma del 24 (le diocesi di Piemonte, Calabria ed Emilia Romagna, con la supervisione delle Caritas delle Marche, erano state associate al territorio di Arquata in diocesi di Ascoli Piceno, tra i più colpiti dal sisma) ora è in attesa di indicazioni su eventuali nuovi gemellaggi.
«Dopo il terremoto di domenica 30 ottobre», spiega Pierluigi Dovis, direttore della Caritas diocesana, «possiamo dire che l’emergenza si è allargata e per questo, in una situazione di continua evoluzione, la progettazione degli aiuti sarà ampliata e rivista. Chi volesse ancora contribuire potrà farlo, sempre attraverso la nostra Caritas, per sopperire così anche alle nuove richieste di aiuto».
Sul fronte della distribuzione degli aiuti a livello nazionale da domenica 30 sono stati infatti subito contattati i delegati regionali delle Caritas delle Marche e dell’Umbria e i direttori delle Caritas più coinvolte da questa nuova emergenza: Camerino, San Severino Marche, Macerata, Tolentino, Recanati, Cingoli, Treia e Spoleto –Norcia e non appena la situazione si stabilizzerà verranno individuati i gemellaggi anche con queste comunità. Con la colletta del 18 settembre la Caritas torinese aveva raggiunto la cifra di 500 mila euro, risposta generosa di parrocchie, congregazioni, singoli e famiglie per sostenere le popolazioni colpite dal terremoto del 24 agosto, cifra sostanziosa, ma indispensabile per quella lunga e complessa fase di ricostruzione in cui l’operato della Caritas si distingue per l’attenzione al sostegno delle comunità, e delle persone più fragili. Ora dunque non si prevede una nuova colletta, ma si auspica in ulteriori contributi per poter far fronte anche ai nuovi bisogni, legati in particolare al crescente numero di sfollati.
Per contribuire è possibile effettuare versamenti sul conto corrente postale numero 12132106, intestato Caritas Diocesana Torino; sul conto corrente bancario: (Iban IT81R0329601601000064319198), intestato a Arcidiocesi Torino – Caritas; o mediante versamento diretto nell’Ufficio attrezzato per chi dispone di bancomat, presso la Curia Arcivescovile in via Val della Torre 3 dalle 9 alle 12.30 dal lunedì al venerdì.
Federica BELLO
(testo tratto da “La Voce E Il Tempo” del 6 novembre 2016)