Da sabato 25 aprile 2009 le diciassette Caritas Diocesane di Piemonte e Valle d’Aosta inizieranno il cammino concreto di accompagnamento e aiuto in prima persona alle popolazioni colpite dal terremoto in Abruzzo, utilizzando i fondi che si stanno raccogliendo nelle comunità parrocchiali del nostro territorio.
Una delegazione composta da otto rappresentanti delle Caritas Diocesane di Cuneo, Mondovì, Novara, Ivrea, Torino e Biella è appena rientrata dalle zone terremotate dove si è incontrata con il coordinamento nazionale Caritas e la Chiesa diocesana di L’Aquila. Insieme è stata definita la cornice nella quale si attuerà un gemellaggio tra i due territori.
L’azione si svolgerà in cinque frazioni della periferia de l’Aquila: Pestino, Coppito, Cansatessa, Pile e San Sisto. Un bacino territoriale di circa 30.000 persone di cui, al momento, in circa 3.000 vivono nelle tende e necessitano di varie forme di solidarietà concreta. Nella Arcidiocesi de L’Aquila sono circa 60.000 gli sfollati, la metà dei quali è ancora in tenda. Le azioni che si prevedono sono soprattutto di accompagnamento alla ricostruzione umana, sociale, comunitaria e strutturale per un periodo certamente superiore ad un anno.
Sabato scenderà in quelle frazioni de L’Aquila un piccolo gruppo che si affiancherà al coordinamento e ai volontari già attivi provenienti dalle Caritas dell’Umbria, regione che sarà affiancata alla nostra in questo cammino e che presiederà al coordinamento di zona.
Compito di questo gruppo è il monitoraggio della situazione per definire i primi bisogni in merito al servizio di volontariato. Nei primi giorni di maggio, dunque, partirà un primo gruppo di volontari tuttofare dal Piemonte.
Intanto, questa mattina, si è insediato presso la segreteria della Delegazione Caritas Piemonte a Torino – corso Marconi 9 – il comitato organizzativo che presiederà agli interventi diretti. Ad esso possono affluire le segnalazioni circa la disponibilità di volontari generici, di roulottes, di materiale utile alle attività di animazione ed accompagnamento.
Chi desiderasse segnalare tali disponibilità lo può fare inviando una mail o telefonando alla propria Caritas Diocesana (per Torino a caritas@diocesi.torino.it o allo 011.5156350 dalle 9 alle 12 nei giorni lavorativi). Continua intanto la raccolta fondi presso la Caritas Diocesana. Prima della colletta di domenica 19 aprile erano già arrivati oltre 50.000,00 euro da offerte spontanee.
Per informazioni:
Pierluigi Dovis – Direttore – 349.8725079