Domenica 14 febbraio si inizierà con il «Progetto Thailandia » curato da suor Adele Supertino, finalizzato al doposcuola di sostegno per le ragazze ospiti della Missione che frequentano la scuola media e professionale. La Missione di Chiang Mai ospita ragazze con un livello scolastico basso molto scarso, perché le scuole elementari dei villaggi o non esistono proprio o sono molto carenti. Suor Adele organizza corsi di recupero il sabato e la domenica, specialmente per la lingua inglese e la matematica, per portare le ragazze al livello degli altri studenti, affinché possano procedere regolarmente negli studi. L’attività del doposcuola richiede insegnanti qualificati retribuiti, in quanto la Missione, che già offre ospitalità e trasporto a scuola, non ha persone preparate per l’insegnamento.
Domenica 21 febbraio si presenterà il «Progetto Repubblica Democratica del Congo» di Piera Tortore. La crescita di un Paese passa attraverso la formazione dei giovani: la scuola resta la base di ogni sviluppo. Purtroppo però nella Repubblica Democratica del Congo il 70% dei ragazzi non può permetterselo perché non esiste una scuola sovvenzionata dallo Stato, ma soltanto strutture private il cui costo è enorme per ogni ordine e grado, dall’asilo all’Università. Con questa grande difficoltà economica, Piera Tortore aiuta 20 ragazzi del «Foyer Cancan» affinché possano andare a scuola.
Domenica 28 febbraio si proporrà il «Progetto Liberia» di suor Clotilde Bonavia e suor Annella Gianoglio: la Liberia è già stata dichiarata per due volte «Ebola Free» dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, ma successivamente è sempre emerso un nuovo caso di Ebola, quindi non è ancora possibile abbassare la guardia e occorre rimanere molto attenti all’igiene, soprattutto nelle scuole. In questi lunghi mesi di epidemia Ebola hanno lasciato molti bambini e ragazzi orfani che stanno diventando un emergenza sociale.
Domenica 6 marzo sarà la volta del «Progetto Camerun» di suor Albertina, aiutando la popolazione locale ad avere un pasto giornaliero, visto che i campi coltivati da tante famiglie sono stati distrutti.
Domenica 13 marzo si continuerà con il «Progetto Diocesano India – Palluruthy – Vengaseril fratel Joseph – fratelli san Giuseppe» per la realizzazione di un sistema di allevamento e attività agricola per i disabili del centro Cottolengo di Palluruthy in India. La maggior parte degli ospiti sono spersone con insufficienze mentali medio gravi, per cui diventa fondamentale offrire loro continua animazione, in particolare legata alle attività agricole e a contatto con gli animali con la pet-therapy. Stimolati ed educati secondo le loro effettive possibilità possono sviluppare o almeno mantenere quelle capacità fisiche ed intellettuali che consentono loro un relativo grado di benessere e di autonomia.
Domenica 20 marzo si concluderà con il «Progetto Caritas e San Vincenzo Savigliano». I fondi raccolti saranno utilizzati per la costituzione di un fondo da destinarsi alla creazione di borse lavoro per disoccupati.