Decine di pullman e centinaia di pellegrini dall’Italia e dal mondo. A una settimana dall’apertura dell’Ostensione ai tornelli del percorso della Sindone sabato 25 aprile 2015 hanno cominciato a presentarsi i gruppi più nutriti, in arrivo dagli oratori, dalle diocesi e dalle comunità italiane e straniere. Filippine, Polonia, Svizzera, Spagna, Argentina tra le terre d’origine, ma anche varie città d’Italia, come Livorno, Udine, Cesena e Frosinone, da dove gli autobus sono partiti in piena notte.
Pellegrinaggio della diocesi di Cesena
Tra i numerosi pellegrinaggi diretti sabato 25 aprile alla Sindone anche quello della diocesi di Cesena, guidato dal Vescovo mons. Douglas Regattieri. Tra i 550 pellegrini anche 50 malati che, accompagnati dall’Unitalsi di Cesena, sono stati ospitati all’ospedale Maria Adelaide di Torino in uno dei due Accueil per malati e disabili. «Dalle ferite del Salvatore che vediamo impresse nella Sindone sgorga la Salvezza fondata sull’Amore per tutti – ha commentato all’uscita del Duomo mons. Regattieri – un messaggio di speranza per le famiglie e i malati, soggetti cui il pellegrinaggio diocesano è particolarmente rivolto». Il Vescovo nel pomeriggio ha poi presieduto la Messa del pellegrinaggio presso il Santuario della Consolata.
600 cristiani-copti in pellegrinaggio da Milano
«Siamo venuti a vedere con i nostri occhi il Volto della sofferenza», hanno commentato all’uscita dal Duomo dopo la contemplazione del Telo, padre Luca e padre Zaccaria che hanno guidato una comunità di cristiani copti giunti da Milano su 10 pullman. Tra loro numerose famiglie, con bambini di pochi anni e con passeggini al seguito.
I pellegrini di Montevergine
Per contemplare la Sindone sabato 25 aprile è giunto in Duomo il benedettino Riccardo Luca Guariglia, dal 2014 abate ordinario di Montevergine in provincia di Avellino. Il Telo è unito all’abbazia campana da un legame speciale, perché fu qui che venne custodito in gran segreto durante la Seconda guerra mondiale, al riparo dai bombardamenti. Era il 25 settembre del 1939 quando la Sindone fu portata tra le montagne irpine. Per oltre sette anni il sudario fu custodito sotto l’altare della cappella dove i monaci benedettini recitavano il Vespro. Il card. Fossati, arcivescovo di Torino, tornò per riportare il Lino il 10 giugno del 1946. Nell’abbazia si custodiscono molte testimonianze fotografiche della permanenza della Sindone.
Per la Sindone Mons. Leuzzi e duecento universitari da Roma
Duecento studenti su quattro pullman sono arrivati da Roma per contemplare la Sindone al seguito di monsignor Leonardo Leuzzi, responsabile della Pastorale universitaria della diocesi di Roma e cappellano di Montecitorio. Dopo la visita in Duomo, nella chiesa della Santissima Annunziata mons. Leuzzi ha presieduto la Messa concelebrata da don Luca Peyron, direttore della Pastorale universitaria della diocesi di Torino. Alla funzione hanno preso parte gli studenti romani e quelli degli atenei torinesi, per suggellare il gemellaggio tra la Pastorale universitaria della diocesi di Roma e quella di Torino.
Confessori dall’Uganda e dal Kenya
Tra i confessori dell’Ostensione in questo week-end sono presenti numerosi sacerdoti stranieri studenti nei collegi romani. In particolare padre Emanuel Emalù dell’Uganda, studente presso la Pontificia Università della Santa Croce. «L’Uganda è terra di continui conflitti interni, in particolare di persecuzioni ai cristiani -sottolinea padre Emalù – Nel Volto e nel corpo martoriato dell’Uomo della Sindone vediamo le sofferenze del nostro popolo e dell’intera umanità. Ma in lui contempliamo anche la pace e la speranza che ci spinge ad annunciare il Vangelo».
La vice-presidente del Perù davanti al Lino: «Ho pregato per il mio Paese»
In visita ufficiale a Torino, la vice-presidente della Repubblica del Perù, Marisol Espinoza Cruz, si è concessa un lungo momento di contemplazione davanti alla Sindone. Sabato 25 aprile mattina – prima di incontrare il sindaco Fassino – Marisol ha pregato davanti al Sacro Telo insieme con la sua delegazione e il console aggiunto Luis Luna de la Cruz. All’uscita dal Duomo, la signora è rimasta toccata dall’incontro con l’Uomo della Sindone: «Questo omaggio al Santo Sudario è stato molto emozionante – ha spiegato – un’esperienza unica e molto speciale. Un momento arricchente, che ci dà la forza di andare avanti». Infine una nota personale: «Davanti al Telo ho pregato per la pace del mio Paese e per il suo benessere. Chiedo al Signore di proteggere la mia gente».
Domenica 26 aprile in più di 300 dall’America e dalla Slovenia
Domenica 26 aprile in visita alla Sindone si attendono pellegrini da varie parti d’America. Dal nord al sud del Continente, la lista delle prenotazioni annuncia 22 arrivi dal Canada, 50 dagli Stati Uniti, 67 dallo stato caraibico di Trinidad e Tobago e 22 dall’Argentina, la terra di Papa Francesco, che lui stesso ha definito “alla fine del mondo”. Dall’Europa centrale giungeranno tre gruppi dalla Slovenia, per un totale di 150 visitatori.
Mostre e iniziative culturali
Proseguono gli eventi culturali legati all’ostensione della Sindone. Si segnalano alcune iniziative in programma nei prossimi giorni.
-Il 26 aprile alle 20 inaugura alla Sacra di San Michele la mostra di arte contemporanea «Ecce homo: viaggio intorno alla Sindone», con dipinti di Ottavio Mazzonis. Interverrà il critico Vittorio Sgarbi. La mostra sarà aperta fino al 30 giugno.
-Mercoledì 29 aprile, alle 21, auditorium Santo Volto, via Borgaro 1: seconda tappa della rassegna «Musica e cultura al Santo Volto» con l’esecuzione dello «Stabat Mater» di Luigi Boccherini da parte dell’ensemble «Soli Deo gloria».
-Seconda replica della sacra rappresentazione «Il cammino della Sindone», mercoledì 29 aprile alle 18.30 nella chiesa di S. Rocco, via S. Francesco d’Assisi 1. Ricostruisce in quattro quadri il percorso del sacro telo da Gerusalemme a Torino, utilizzando sia personaggi storici e documentati, sia personaggi di fantasia. Regia di Beppe Valperga. È una iniziativa promossa dall’Ufficio per la pastorale del Turismo e del tempo libero dell’Arcidiocesi di Torino. Altre otto repliche sono in programma nei mesi di maggio e giugno, sempre nella chiesa di S. Rocco.
-Prosegue la mostra «Beato Angelico. Il Giudizio svelato. Capolavori attorno al Trittico Corsini» in programma fino al 28 giugno nelle sale del Castello di Miradolo, a S. Secondo di Pinerolo.
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