Oltre 400 tra medici e operatori sanitari, fra cui numerosi religiosi, provenienti da tutta Italia e dall’estero, prendono parte al Convegno internazionale di Pastorale della Salute che si conclude domenica 24 al Centro Congressi del Santo Volto in occasione dell’Ostensione della Sindone. «L’Amore che salva. Dal Volto del Sofferente ai volti della sofferenza». È il tema del convegno aperto il 22 maggio pomeriggio dal saluto dell’Arcivescovo mons. Cesare Nosiglia che ha invitato «ad uscire dalle proprie vite per andare incontro ai tanti volti sofferenti nelle periferie esistenziali delle nostre città, a lasciarsi guardare dal Volto di Cristo per riconoscerlo e testimoniarlo nei fratelli più fragili».
Accanto a don Marco Brunetti, direttore dell’Ufficio di Pastorale della Salute della diocesi, hanno poi portato i saluti iniziali Elide Tisi, vicesindaco di Torino e presidente del Comitato organizzatore dell’Ostensione, e don Lino Piano, superiore generale della Piccola Casa della Divina Provvidenza del Cottolengo.
Mons. Nunzio Galantino, segretario generale della Cei, nella prima sessione dei lavori ha «dato un nome» ai volti delle sofferenze del nostro tempo sottolineando come il malato, la persona fragile, non sia adeguatamente posta al centro nella società di oggi. «Viviamo in una cultura dell’efficienza a tutti i costi – ha evidenziato – che non accetta che la malattia fa parte della vita, che non è ‘un incidente di percorso’. Ed ecco che questa cultura porta effetti di ‘peccato’ e ingiustizie nelle strutture sanitarie, come nelle scuole. Non c’è situazione che non possa essere accompagnata dalla solidarietà fraterna – ha osservato – da quell’Amore che salva, perché riempie di vita e dà senso alle fatiche e alle sofferenze.
Il mondo della sofferenza – ha concluso mons. Galantino – ha dunque bisogno di testimoni della speranza, di persone che possano accompagnare e prestare cure ai fratelli che in quel momento sono più fragili, con una mano che accarezza».
Mons. Zygmunt Zymowski, presidente del Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari, ha affrontato il tema della sofferenza e dell’Amore che salva a partire dalla lettera apostolica «Salvifici Doloris» di Giovanni Paolo II del 1984. «La sofferenza – ha ricordato mons. Zymowski – diventa una missione di evangelizzazione attraverso la propria testimonianza che riflette quella della Passione di Cristo. La sofferenza non è infatti fine a se stessa, i testimoni della Passione sono anche testimoni della Risurrezione e della speranza».
Il teologo mons. Bruno Forte, Arcivescovo di Chieti-Vasto, ha poi parlato del Volto del Sofferente mettendo in rilievo come «il Signore si manifesta agli uomini oltre che con la Parola anche con la vista e che l’uomo da sempre ha il desiderio di ‘vedere la sua voce’, il suo volto. Questa esperienza si concretizza nella contemplazione della Sindone nelle Ostensioni – ha precisato – in cui il rapporto con i racconti della Passione nei Vangeli è diretto. Nella Sindone infatti si trova visibile davanti ai propri occhi la sintesi di tutto il Vangelo».
Mons. Cesare Nosiglia, nel suo intervento di sabato 23, ha sottolineato il fatto che «la Sindone, che in questi giorni è oggetto di venerazione e di preghiera intensa da parte di tanti pellegrini, ci richiama all’Amore più grande che Gesù ha avuto verso l’umanità intera, facendosi solidale fino al sacrificio di se stesso per la nostra salvezza. Essa ci sproni ad accogliere e a seguire il nostro Maestro e Salvatore sulla via di questo stesso Amore, concreto, oltre misura, gratuito e fedele fino al donare la vita. Forse qui sta il vero nodo, ma anche la risorsa più grande, della nostra fede in Lui: essere disposti a dare ai nostri fratelli e sorelle sofferenti non solo una cura adeguata, terapie appropriate e servizi di qualità, ma a donare noi stessi e il nostro cuore, per ricevere da loro la vera gioia e la speranza che invano cerchiamo su altre strade».
Il convegno prosegue con le testimonianze di chi si prende cura dei malati e con gli interventi, tra gli altri, di Enzo Bianchi, padre Real Tremblay, don Luigi Ciotti. Domenica 24 sono in programma le relazioni di Joaquin Navarro-Valls e don Roberto Gottardo.
Pentecoste: alle 21,30 Veglia in Cattedrale
La Veglia in preparazione alla Solennità di Pentecoste si è tenuta alle 21.30 in Cattedrale, presieduta dall’Arcivescovo mons. Cesare Nosiglia. L’incontro, organizzato dagli Uffici Famiglia, Migranti e Liturgico della diocesi, è incentrato sul tema dei martiri del nostro tempo. Ha tenuto la meditazione don Paolo Gentili, responsabile nazionale dell’Ufficio di Pastorale della Famiglia, in pellegrinaggio alla Sindone con i membri della Consulta nazionale. Hanno portato, inoltre, la loro testimonianza una coppia di cittadini giordani, fuggiti perché perseguitati in quanto cristiani, e Rashid, pakistano, insegnante di religione a Torino. Testimonianze per richiamare l’importanza del sostegno della preghiera a quanti vivono il dramma della persecuzione, della fuga dalle proprie terre, della povertà, ma anche per dare speranza e fiducia.
Davanti alla Sindone
È giunto per la prima volta davanti alla Sindone Daniel Edgardo Ramada Piendibene, Ambasciatore di Uruguay presso la Santa Sede, professore di Teologia e autore di numerosi scritti sulla religione cristiana, la pastorale, la storia, la fede, la Chiesa e l’evangelizzazione latinoamericana. «La Sindone è una prova emprica molto interessante degli eventi attorno alla figura di Gesù di Nazareth», ha affermato.
In visita anche Veronica Nicotra, segretario generale dell’Associazione nazionale dei Comuni italiani, invitata dal sindaco di Torino, Piero Fassino, presidente ANCI.
I gruppi di sabato 23 maggio
Giunti su 9 pullman, 460 fedeli della parrocchia San Cornelio Cipriano di Cerro Maggiore (Milano)
300 pellegrini dell’Associazione S. Maria
80 membri del Gruppo Catechismo S. Gervasio e Protasio
80 pellegrini della St. Joseph Catholic Community
60 appartenenti all’Associazione S. Michele
60 membri del Gruppo Ital Spring
50 esponenti del Gruppo Dirigenti Fiat
40 pellegrini da Toronto
Visite attese domenica 24 maggio
Alle 12 Carlo Casini, presidente onorario del Movimento per la Vita italiano
Alle 17 Raffaele Ruberto, prefetto di Reggio Emilia
I gruppi della mattinata:
– 108 appartenenti alla Comunità rumena moldava di Parma
– 60 pellegrini dell’UCI Torino
– 40 membri del Centro sociale La Compagnia
– 120 genitori appartenenti all’AGESC dell’istituto Suore S. Giuseppe
– 60 del Comitato Lomellina per Chernobyl
– 60 esponenti dell’Associazione latinoamericana
Nel pomeriggio:
– 800 pellegrini della Parrocchia SS. Apostoli Torino
– 36 appartenenti al CRAL Ospedale Treviglio
Per la festa di Maria Ausiliatrice
La giornata di domenica 24 maggio viene dedicata alla solennità di Pentecoste e culmina nella processione alla Maria Ausiliatrice. Alle 11 la concelebrazione eucaristica in basilica è presieduta da mons. Cesare Nosiglia, arcivescovo di Torino. Alle 18.30 concelebrazione eucaristica presieduta dal Rettor Maggiore don Angel Fernandez Artime.
Alle 20,30 solenne processione in onore di Maria Ausiliatrice presieduta da mons. Cesare Nosiglia, Arcivescovo di Torino, con i Vescovi Salesiani. Questo il percorso: via Maria Ausiliatrice, via Salerno, corso Regina Margherita, corso Principe Oddone, strada del Fortino, via Cigna, corso Regina Margherita, piazza Maria Ausiliatrice. Al termine Messa in Basilica, presieduta da Mons. Giacomo Martinacci, Cancelliere Arcivescovile.
Eventi culturali
-Dopo il periodo di esposizione nel chiostro della chiesa di S. Domenico, a Torino, da sabato 23 maggio la mostra collettiva di pittura e scultura «La Sindone passione di Cristo», curata da Maria Antonietta Claretto per il Gruppo GIL, si trasferisce all’abbazia di Novalesa, dove rimarrà fino al 7 giugno. L’inaugurazione della mostra a Novalesa è accompagnata da una video-conferenza nella “Casa degli affreschi” (via Maestra, Novalesa) a cura degli Autori Associati della Savoia e dell’Arco Alpino.
-Resta aperta sino al 24 maggio la mostra pittorica «Il volto sindonico», visitabile nella chiesa parrocchiale S. Martino di Bruino. È una personale del pittore Graziano Bezzolato, organizzata e proposta dalla Associazione S. Martino Vescovo.
-Alla Pinacoteca Albertina (via Accademia Albertina 8) si può visitare la mostra «Giovani artisti e senso del sacro», con le opere realizzate dagli studenti delle Accademie italiane sul tema della Sindone e del Beato Angelico nell’ambito di un concorso promosso dall’Associazione Sant’Anselmo e dalla Fondazione Crocevia, in collaborazione con l’Accademia della Belle Arti di Torino. La mostra sarà aperta fino al 24 giugno tutti i giorni, eccetto il mercoledì, dalle 10 alle 18. Per informazioni: santanselmoassociazione@gmail.com.
I mezzi pubblici verso la Sindone
Per raggiungere più agevolmente il Duomo i pellegrini della Sindone hanno a disposizione un nuovo mezzo pubblico: la circolare Turin Eco City Tour, inaugurata per l’Ostensione. Si tratta di una linea di bus elettrici e quindi ecologici gestita dalla società di trasporto pubblico Cavourese: fa capo a piazza Solferino e, attraverso via Arsenale, via Cavour, via Carlo Alberto, piazza Vittorio e via Carlo Alberto raggiunge via XX Settembre, via Porta palatina e via IV Marzo. «Il nuovo servizio è stato pensato per i grandi flussi di pellegrini – informano alla Cavourese – Ma diventerà permanente».
L’uso della rete urbana verso la Cattedrale è assai consigliato anche a chi arriva a Torino con mezzi privati, che possono essere posteggiati in zone periferiche. Il parcheggio gratuito Pellerina (zona ovest della città) è raggiungibile dalla Tangenziale Nord (uscita Regina Margherita): è dotato di 500 posti e aperto tutti i giorni 24 ore su 24. da qui c’è la possibilità di utilizzare la Navetta bus per la visita alla Sindone. La prima partenza verso i Giardini Reali è alle 6.30, mentre l’ultima dagli stessi è alle 21, con passaggi ogni 15-20 minuti tutti i giorni (tranne i festivi, quando la frequenza è di 20 minuti).
Lungo il percorso sono previste circa 20 fermate (andata e ritorno), che si succedono dal parco della Pellerina in direzione corso Regina Margherita, via XX Settembre, Rondò Rivella, punto in cui il bus di 12 metri fa inversione per il ritorno. La capienza della navetta è di 90 persone. Per quanto riguarda il biglietto, ne sono stati previsti due tipi: quello di corsa semplice (se non si sosta nel parcheggio con l’auto), oppure il Park and Ride, un giornaliero per la rete urbana e suburbana al costo di 3 euro (comprensivo anche del parcheggio), che si può acquistare presentando la prenotazione alla Sindone.
Oltre alla navetta è possibile utilizzare la nuova linea tranviaria 6, che collega piazza Statuto a piazza Hermada, e consente di giungere comodamente al Duomo.
Per i camperisti, invece, si è provveduto ad attrezzare l’area Caio Mario, dotata di 57 piazzole. Da qui si può prendere il tram 4, che prevede una fermata anche nei pressi del Duomo, il 10 navetta o il 18, tutti diretti in centro città.